Kenya, caso Dedieu: aguzzini chiedono riscatto per la salma

Riscatto per la salma. È questa la richiesta degli aguzzini di Marie Dedieu, la donna francese di 66 anni rapita a settembre in Kenya e deceduta a causa della mancanza di cure. Tenuta prigioniera in Somalia, da tempo si trovava sulla sedia a rotelle a causa di un incidente d’auto risalente a oltre 25 anni fa. Sofferente inoltre di insufficienza cardiaca e malata di cancro, è morta a causa della mancanza dei suoi farmaci salvavita. “Stanno cercando di vendere la sua salma – ha affermato stamane con feroce disgusto Gérard Longuet, ministro della Difesa francese – è il massimo dell’abiezione: queste persone meritano solo disprezzo”.

Un gesto assolutamente deplorevole. Le autorità keniote hanno infatti subito lanciato un’offensiva per tentare di scovare e uccidere i colpevoli, miliziani Shabab, ovvero una piccola cellula di terroristi collegata ad Al-Qaeda. La Francia ha infatti chiesto il ritorno incondizionato delle spoglie della donna. Trasferitasi in Kenya, e più precisamente nell’arcipelago di Lamu, circa 15 anni fa, in una sera di fine settembre fu prelevata dalla sua abitazione da dieci uomini armati. Tuttavia, fu presto evidente che si trattava di uno scambio di persona. Infatti, il vero ostaggio da rapire abitava in un hotel vicino all’abitazione della donna, tuttavia gli aguzzini non hanno fatto marcia indietro, chiedendo comunque un riscatto per la liberazione della donna, la quale, privata dei suoi medicinali essenziali, è morta dopo appena 20 giorni di prigionia.

Emanuele Ballacci