«La commissione militare di Misurata ha annunciato la cattura di Gheddafi da parte della brigate al-Burkan». È quanto ha annunciato la tv satellitare ‘Libiya’ che trasmette dal Qatar. L’ex leader libico sarebbe stato catturato durante l’assalto del Cnt a Sirte, sua città natale. Secondo quanto riferisce un portavoce alla francese ‘Presse’, Gheddafi sarebbe stato anche ferito ad entrambe le gambe. La tv libica ha annunciato che Muammar Gheddafi «è stato catturato da combattenti» e precisa che il Cnt ha assicurato che i membri della famiglia Gheddafi riceveranno un processo equo. Benché la notizia non abbia ancora ricevuto conferme ufficiali, secondo la tv satellitare, il colonnello Muammar Gheddafi sarebbe stato catturato, dopo essere stato ferito alle gambe, in un raid degli elicotteri della Nato mentre fuggive da Sirte e sarebbe arrivato a Misurata già morto. La tv satellitare cita alcuni miliziani del Cnt che avrebbero visto con i loro occhi Gheddafi ferito. Con lui sarebbe stato catturato anche il figlio Muttasim Gheddafi e altri suoi collaboratori.
Conquistata Sirte – Durante gli scontri per la conquista della città di Sirte, il ministro della Difesa del regime di Muammar Gheddafi, Abu Bakr Younes, è stato ucciso da parte delle truppe del Consiglio nazionale transitorio libico. Lo ha specificato la tv satellitare ‘al-Arabiya’, annunciando che il Cnt ha oggi conquistato completamente la città natale del Colonnello. L’assalto finale a Sirte era scattato alle otto di questa mattina e si è concluso circa 90 minuti più tardi. Poco prima dell’offensiva, circa cinque camionette cariche di lealisti di Gheddafi avevano cercato di lasciare la città verso la strada costiera, ma sono stati fermati a colpi d’arma da fuoco dalle milizie del Cnt. Terminata la battaglia, gli insorti hanno iniziato a rastrellare case ed edifici in cerca di altri combattenti dell’ex regime che potevano essere rimasti nascosti in città. Almeno 16 lealisti di Gheddafi sono stati catturati, mentre sono state sequestrate ingenti quantità di munizioni e camion carichi di armi.
Francesca Theodosiu
