“Faust”: l’imponente opera di Sokurov arriva nei cinema italiani

Faust al cinema – Quando Wolfgang Goethe scrisse il “Faust” il cinema e la fotografia erano invenzioni ancora di lì a venire. Ma la sua opera è talmente universale, da poter attraversare tutte le arti senza perdere la propria potenza visionaria. Non è un caso che la trasposizione del “Faust” ad opera del regista russo Aleksander Sokurov è stata premiata all’ultimo Festival di Venezia con il Leone d’Oro. La stampa ne ha parlato come di lavoro “monumentale”, la critica lo ha elogiato quasi in blocco. Ora sarà il pubblico a dare il suo verdetto: il “Faust” di Sokurov, infatti, uscirà nelle sale italiane il prossimo 26 ottobre.

Tetralogia al termine – Il film si prende delle licenze rispetto all’originale (Mefistofele, qui, è un usuraio, interpretato da Anton Adasinkiy), ma mantiene lingua originale (il film è stato girato in Finlandia, ma tutto in tedesco) e soprattutto mantenendo una certa fedeltà alla figura titanica di Faust, uomo votato alla ricerca della Verità e dell’Attimo perfetto, interpretato magistralmente da Johannes Zeiler. Sulla non fedeltà di alcuni punti della trama all’originale di Goethe, Sokurov è stato chiaro: “Non c’e’ solo un Faust di Goethe  – ha dichiarato in conferenza stampa – ma almeno tre varianti, tra cui quello di Marlowe. E cosi’ dentro a questo c’e’ la memoria di tutta la mia personale conoscenza mefistofelica“. L’opera conclude un’immaginaria tetralogia del regista russo, che dopo “Moloch” (1999), “Taurus” (2000) e “Il Sole” (2005), mette il sigillo definitivo sulla sua personale riflessione intorno alla natura del potere.

Roberto Del Bove