Bankitalia, alla fine Berlusconi opta per Visco

Sarà Ignazio Visco, attuale vicedirettore, il nuovo governatore della Banca d’Italia. La scelta, in verità inattesa, è arrivata alla fine di una giornata che Silvio Berlusconi ieri aveva annunciato come una semplice formalità ma che si è rilevata invece come l’ennesima estenuante trattativa protrattasi fino all’ultimo secondo utile. Berlusconi aveva infatti promesso la lettera di nomina per oggi, facendo intendere che la scelta fosse ormai stata fatta, ma gli scontri sul nome del successore di Mario Draghi, prossimo numero uno della Banca centrale europea, hanno occupato  l’intero pomeriggio con un inusuale vertice a Palazzo Chigi al quale hanno partecipato Gianni Letta e Giulio Tremonti, come prassi, ma anche i ministri Bossi, Calderoli, Romani e Brunetta, a conferma del significato sempre più ‘politico’ assunto dalla nomina.

Una scelta a sorpresa. Dopo l’ennesimo braccio di ferro su una scelta nevralgica di questa maggioranza, la riserva è stata sciolta solo verso le 19, quando il presidente del Consiglio è salito al Colle per riferire al capo dello Stato le sue indicazioni, dopo che nella stessa giornata di ieri il presidente Napolitano aveva ribadito la necessità che si scegliesse il primo inquilino di Palazzo Koch “con largo consenso” rispettando “autorevolezza, autonomia e continuità”. Alla fine, preso atto delle resistenze sempre meno celate dai membri cardini di questa maggioranza sul nome di Lorenzo Bini Smaghi, membro del board della Bce che dovrebbe lasciare l’incarico con l’ingresso di Draghi, l’uomo che Berlusconi avrebbe in realtà preferito, la situazione si è sbloccata con la scelta a sorpresa di Visco, un candidato in grado di rassicurare il presidente della Repubblica e anche i vertici dell’istituto di via Nazionale, più propensi, sembra, alla nomina del direttore generale, Fabrizio Saccomanni, considerato un elemento capace di garantire continuità alla gestione di Mario Draghi.    
Prima che la scelta venisse resa pubblica, da Bankitalia erano già partiti grosse perplessità sulla gestione della nomina da parte del premier. Fonti autorevoli del Consiglio superiore di via Nazionale avevano fatto rilevare, infatti, come l’intera vicenda fosse stata comunque gestita “in maniera certamente non piacevole” da parte del premier. Le stesse fonti avevano però smentito l’intenzione di dimissioni in blocco in caso di scelta esterna. “Non si vede perché i membri del Consiglio Superiore dovrebbero dimettersi, sono tutti molto tranquilli, aspettano di essere convocati. Il loro compito sarà quello di esprimere una valutazione e lo faranno in modo serio e responsabile”, si apprendeva da Palazzo Koach. Poi, dagli stessi vertici di via Nazionale, il commento a scelta avvenuta è stato, sembra unanime: “Visco è una scelta valida”.

M.N.