De Gregori live, ospite Cristina Donà (foto)

Francesco De Gregori, Cristina Donà, Foto. Dopo la lunga tournée al fianco dell’amico Lucio Dalla, il Principe torna in mezzo alla sua gente, per il “Pubs and clubs tour”, senza un disco da promuovere, con la libertà di suonare ciò che veramente preferisce.
Ieri sera è stata la volta del Live Club di Trezzo sull’Adda, alle porte di Milano, riempito in ogni ordine di posto.

Il concerto. Sono passate da alcuni minuti le 22 e 30, il pubblico impaziente rumoreggia, partono alcuni fischi. E’ un pubblico estremamente eterogeneo, tra i 25 e i 65 anni, formato da chi segue il cantautore italiano fin dai suoi albori e da chi, nonostante l’abbia scoperto da meno tempo, se ne è letteralmente innamorato.
Eccolo finalmente sul palco; con lui Elena Cirillo, violinista e corista nonchè neoarrivata, Stefano Parenti alla batteria, Alessandro Arianti al pianoforte, Alessandro Valle al pedal steel guitar e alla chitarra, Lucio Bardi e Paolo Giovenchi alle chitarre e Guido Guglielminetti, storico capobanda e bassista della band.
Si parte subito forte. “Generale” apre le danze e il pubblico si scalda subito l’ugola. Si prosegue con “Caldo e scuro”, tratto da “Amore nel pomeriggio”, “Vai in Africa, Celestino!” e “Niente da capire”. Canzoni vecchie e canzoni nuove, perfettamente integrate tra loro in una scaletta estremamente ricca. Il Principe continua sulle note della recente “Finestre rotte” e ancora “Gambadilegno a Parigi”, il rock de “L’agnello di Dio”, per passare al suo personale tributo a Bob Dylan con “Non dirle che non è così”, traduzione autorizzata di “If You See Her, Say Hello”.

Dopo sole otto canzoni il concerto vale già il prezzo del biglietto ma altri storici brani verranno riproposti e al pubblico milanese sarà anche riservata una graditissima sorpresa.
Avanti con “Il panorama di Betlemme”, la bellissima “Sempre e per sempre” e l’arcinota “La storia siamo noi”, tanto contestata in passato a causa di, inesistenti, connotazioni politiche. “Tempo reale”, la dolcissima “La casa” e “Titanic”.

Sopresa on stage. Mancano soltanto quattro canzoni al termine della scaletta ufficiale e il Principe, ormai decisamente più sciolto rispetto all’inizio dell’esibizione, svela il suo regalo per il pubblico meneghino. Per “Alice” duetterà con Cristina Donà e la cantautrice milanese rimmarà sul palco per altri tre brani. “Buonanotte fiorellino” risuona con un arrangiamento decisamente originale e “La donna cannone”, due voci, pianoforte e violino diventa il momento più emozionante di tutta la serata.
Si chiude con “Rimmel”, prima parte per voce e ukulele e quando tutta la band inizia a suonare ecco il ritmo in levare per un insolito reggae.

Bis. Lo spettacolo non è ancora finito. Dopo qualche minuto di pausa spazio ai bis. Il primo, “Bellamore”, diviene anche il commiato di Cristina Donà al pubblico, preziosa seconda voce per il Principe. “Compagni di viaggio”, “Battere e levare” e “Sotto le stelle del Messico a trapanar”.
Si chiude con “A chi”, successo di Fausto Leali di seconda mano dato che si tratta della versione italiana di “Hurt” di Roy Hamilton del 1954.
Grandissimo show al Live Club, il Principe torna a casa sua, nei club, tra la sua gente, con le sue canzoni. Chapeau.

Pier Luigi Balzarini

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Fotografie di Pier Luigi Balzarini