Capri – Il presidente di Confindustria lancia l’ennesimo allarme sulla necessità del decreto sviluppo: “ll rischio è che l’Europa ci imponga delle scelte, bozze circolate sono deludenti“.
L’allarme della Marcegaglia – Al convegno di Capri dei giovani industriali, questa mattina, è intervenuta Emma Marcegaglia, leader di Confindustria.
Il suo è l’ennesimo appello al governo affinchè vari subito il decreto sviluppo, di cui il nostra paese ha realmente bisogno.
“Facciamo bene e subito le cose che dobbiamo fare con il decreto sviluppo piuttosto che farcele imporre dall’Europa“, dice la presidente Emma Marcegaglia.
“Il rischio è che l’Europa ci imponga delle scelte. Noi siamo un grande paese e non possiamo continuamente farci commissariare dall’Europa. Siamo in un momento delicatissimo sia dal punto di vista delle decisioni da prendere a livello europeo che a livello italiano. Bisogna salvare l’euro e l’Europa“.
“Se si farà un buon decreto sviluppo sono convinta che l’Italia potrebbe riprendere una certa credibilità e ritornare verso un processo di crescita. Il decreto sviluppo non a costo zero non vuol dire che dobbiamo aumentare il deficit con il debito, che viceversa va tenuto sotto controllo. Bisogna tagliare la spesa pubblica e ridurre le tasse sui lavoratori, sui giovani e le imprese: insomma bisogna tagliare da una parte e investire da un’altra. Per adesso però le bozze di cui si parla sono deludenti“.
Maroni approva – Il ministro degli Interni Roberto Maroni, l’unico politico ad essere presente al convegno, si schiera dalla parte della Marcegaglia: “Occorre fare rapidamente il provvedimento sullo sviluppo perché il governo ha fatto tanto per tenere saldi i conti e adesso bisogna puntare sulla crescita“.
Alfano: Governo non ha bacchetta magica – Il segretario del Pdl Angelino Alfano, rispondendo alle parole della Marcegaglia avverte che “la crisi è mondiale, chi si illude che facendo un decreto risolviamo la crisi si illude. Noi diamo una mano d’aiuto poi ognuno deve fare la propria parte. Bisogna evitare di pensare che sia il governo con una bacchetta magica che risolve il problema“.
Matteo Oliviero