Knox, Lie to me – Stando alla puntata Killer App (trasmessa negli Stati Uniti il 31 gennaio 2011) della nota serie tv Lie to me, Amanda Knox, accusata e di recente assolta in appello per l’omicidio di Meredith Kercher, è colpevole. La serie che studia il comportamento non-verbale delle persone per definire la colpevolezza dei soggetti presi in esame, ha mostrato, come sempre accade durante le puntate, le immagini di diversi colpevoli, per carpirne le espressioni e riportarle al caso specifico. Questa volta però, tra i molti volti passati al computer dal Dottor Cal Lightman (Tim Roth), uno c’è sembrato familiare: era Amanda Knox ed aveva un’espressione colpevole.
Il disegno di Amanda – A quanto sembra, il Dottor Lightman non è l’unico psicologo al mondo a pensarla così. Già nel 2010, durante il periodo di prigionia, Amanda aveva fatto un disegno, poi appeso sul muro della sua cella, raffigurante una donna nuda, di schiena, con due lunghe trecce che le cadevano sui seni. Secondo una perizia della psicologa Jane Firbank, l’immagine raffigurava la sua personalità contraddittoria, profilo tipico di una mente criminale. Dei colori, la psicologa londinese aveva detto: «la loro scelta, unita alla vivacità, fa emergere il lato oscuro della ragazza». Che il Dottor Cal Lightman ci abbia davvero visto bene?
Valentina Aiuto