Napoli, A.A.A. cercasi Cavani

Cercasi Cavani – C’è un caso Cavani in casa Napoli che rischia di agitare tutto l’ambiente. L’attaccante, che nelle ultime uscite è apparso stanco e impalpabile, ha segnato solamente 3 reti in questo campionato e tutte nella sola partita contro il Milan (solo un anno fa era a quota 6 in 7 giornate). Mazzarri alla vigilia dell’importante partita contro l’Udinese prova a far rientrare il caso: “Non è in discussione, assolutamente. In questi giorni ha letto e sentito discorsi assurdi. Questa squadra fino ad ora ha fatto qualcosa di eccezionale“.  La realtà però è che l’uruguaiano non sembra più quel giocatore infallibile e spietato sotto rete che abbiamo ammirato tutti lo scorso anno. Le cause di questo inspiegabile calo possono e devono essere ricercate non solo nelle gambe, ma soprattutto nella testa del ragazzo. In primis sembra essersi incrinato qualcosa nel suo rapporto con De Laurentiis che in estate osteggiava l’impiego dell’attaccante in nazionale, per le sfide di Coppa America e parlava così in seguito al suo infortunio al ginocchio: “Sia chiaro: a me non frega niente della Coppa America, alla Federazione faccio causa. Dunque, cari medici uruguayani, controllate bene le condizioni fisiche di Cavani che, se non è in grado di giocare, io vi ammazzo“. E’ ben noto quanto sia importante la nazionale per gli uruguaiani e pare che questo atteggiamento abbia infastidito non poco il giocatore.

Come Palermo – C’è poi da chiarire la questione sul rapporto con la città di Napoli, idilliaco fino ad ora, ma che rischia di incrinarsi irrimediabilmente dopo il “fattaccio” di qualche settimana fa, quando dei ladri hanno svaligiato la casa di Cavani approfittando della sua assenza dall’Italia, proprio a causa degli impegni con la sua nazionale. Episodio che ricorda quello avvenuto nel 2009 a Palermo, quando Cavani, che allora militava nei rosanero, assieme al compagno di squadra Bertolo fu aggredito da alcuni teppisti, mentre era a bordo della sua auto. Tutti ricordano come sia andata poi a finire.

 

Gianluca Purgatorio