Una sequenza di opere d’arte per indagare il tema del viaggio inteso come itinerario geografico, come peregrinazione negli spazi e nelle culture ma anche e soprattutto come esplorazione dentro di sé. “Van Gogh e il viaggio di Gauguin” il titolo dell’esposizione che, dal 12 novembre al 15 aprile 2012, porterà al Palazzo Ducale di Genova 80 capolavori della pittura europea e americana del XIX e del XX secolo. Fulcro tematico della retrospettiva l’opera simbolo “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?” che Gauguin ha voluto come testamento nel 1897, in un tentativo di suicidio, poi fallito, con l’arsenico. La tela, di quattro metri di lunghezza per uno e mezzo di altezza, non si è mai vista in Italia mentre in Europa una sola volta, a Parigi, una decina di anni fa. Il Museum of Fine Arts di Boston, dove l’opera è custodita, infatti, la concede solo per la quarta volta in un secolo.
Un viaggio nell’arte contemporanea – Insieme a Gauguin al centro della mostra Vincent Van Gogh, presente, grazie ai prestiti eccezionali del Van Gogh Museum di Amsterdam e del Kröller-Müller Museum di Otterlo, con quaranta opere, di cui quindici disegni, ed una decina di lettere originali, per raccontare una vita in bilico tra colore e abisso, verso la luce del Sud e nel buio del proprio male di vivere. E, a seguire, il viaggio nell’interiorità di Mark Rothko, quello nel recinto protetto del giardino di Giverny di Claude Monet e quello nella mente di Kandinsky. Accanto a loro, tanti altri protagonisti della scena artistica degli ultimi due secoli, da Edward Hopper a Giorgio Morandi.
Valentina De Simone