Di Pietro, Bogart – Vestito di impermeabile e cappello, il leader dell’Italia dei Valori ha posato per la rivista GQ vestendo i panni del rubacuori di Casablanca, Humphrey Bogart. Il politico fa dell’ironia sui propri trascorsi sentimentali e non, non certo scordando la fama di tombeur de femmes che aveva il celebre attore e la sua vita notoriamente movimentata. “Io ho avuto molte più avventure, altro che Casablanca!”; se lo dice lui!
In edicola – Tutti i curiosi avranno modo di prendere visione degli “scatti incriminati” nel prossimo numero di GQ, che sarà in edicola il tre novembre. Antonio Di Pietro ha parlato della propria esistenza come se fosse stata ben più avventurosa di quella di Humphrey Bogart, anche citando anche degli aneddoti. “Una volta, mi ricordo, c’erano dei cretini che volevano emulare i terroristi delle Brigate Rosse. Rompevano vetri, tiravano sassi, facevano queste cose qui.”, ha detto il politico : “Mi infiltrai tra loro e una sera in una retata mi portarono in questura. Allora organizzai la confessione, fingendo di voler far dire a tutti la stessa cosa, ma nel frattempo loro vuotavano il sacco davvero. Bisognava improvvisare tutto, altro che Casablanca!”. Forte della propria esperienza personale, Antonio Di Pietro sfoggia per GQ un look da playboy d’altri tempi. Riesce a raggiungere il fascino di Bogart? Anche in questo caso, come spesso accade, non è l’abito a fare il monaco.
M.C.