NewNotizie intervista Francesca Romana, autrice de Lo Specchio

NewNotizie ha avuto l’occasione di intervistare Francesca Romana, ospite a Radio Indie Music Like la settimana scorsa. Tra i tanti spunti di conversazione anche i suoi prossimi lavori e un’analisi del mercato indipendente italiano, oltre all’importante collaborazione con Cristiano De André, figlio di Faber l’anno scorso autore del tour De André canta De André. “Lo Specchio” è l’ultimo lavoro di Francesca Romana. Alle spalle un curriculum di grandi riconoscimenti. Pensi che questo disco abbia raccolto quel che meritava?
Sta raccogliendo bene e credo che continuerà a farlo. La canzone d’autore ha il pregio di non morire in una stagione, l’ho già sperimentato col primo album, Vermiglio, che ancora vendo tantissimo nei live.

C’è ancora molto da dire o stai già pensando al prossimo capitolo?
Sono già pronte due nuove canzoni, ma non posso mettere da parte Lo Specchio: c’è ancora molto da dire.

Il mercato indipendente italiano vive spesso di premi, molti prestigiosi (come Musicultura o il premio De Andrè – che ti hanno vista non solo protagonista ma anche vincitrice in diverse edizioni) ma poi c’è anche una schiera infinita di manifestazioni e riconoscimenti di più basso livello. In generale pensi sia importante confrontarsi con queste realtà o, alla luce della tua grande esperienza personale, pensi che alla fine dei conti siano altre le cose importanti per costruire davvero una carriera artistica?
Non lo so, spesso mi dicono di non “abbassarmi” a fare cose non al mio livello, ma non capisco il senso di questi atteggiamenti snob. Io sono sempre io, in teatro a Milano e in un pub di Roma.

Quanto fa crescere dividere un palco, progetti e idee con un nome del calibro di Cristiano De André? La prima cosa che ti viene in mente pensando a questi incontri, e che ti porterai sempre dietro, qual è?
È stata un’esperienza unica, molto bello, un ricordo indelebile! Queste esperienze sono state pura magia.

Un album come “Lo Specchio”, un contest dedicato al delicato tema della condizione femminile nelle sue diverse forme e realtà mi lascia chiedere: hai deciso a tavolino prima il tema e hai dunque sviluppato l’idea attraverso la ricerca di brani che potessero soddisfarlo oppure hai semplicemente raccolto le ispirazioni che trovavi lungo il cammino e ne hai assecondato la forma?
E’un filo rosso che seguo da anni e che è nato per caso, i personaggi di cui scrivo non li cerco mai io per prima, sono loro che cercano me.