Aulla: arrivano Matteoli e i sindaci, piovono insulti e anche un pugno in faccia

Clima teso ad Aulla, dove il corteo di auto blu con a bordo il ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, e i sindaci della Lunigiana è stato oggetto di una dura contestazione da parte dei residenti. Un coro di “vergogna, vergogna” si è infatti levato al passaggio delle auto e alcune persone intente a spalare il fango residuo dell’alluvione lo hanno gettato sul corteo istituzionale, colpendo in pieno volto il sindaco di Pontremoli, la pidiellina Lucia Baracchini, che stava abbassando il finestrino. Raggiunto da un pugno, invece, il consigliere comunale Michele Lecchini, anche lui nell’auto del primo cittadino. “L’auto slittava – ha raccontato la Baracchini – e anche per questo avevamo rallentato. Poi si è avvicinata una giovane che io conoscevo e che ci ha chiesto aiuto. E’ stato in quel momento che quattro o cinque persone hanno gettato addosso prima il fango e poi colpito con un pugno il consigliere del mio Comune. Poi, sia la nostra auto sia quella che ci precedeva con a bordo il questore o il prefetto sono anche state scosse mentre venivamo offesi. Capisco però l’esasperazione”. 

Il presidente Rossi a un cittadino: Vai a spalare anche te.  Nel mirino dei contestatori è finito anche Roberto Simoncini, sindaco di Aulla, il Comune della Lunigiana più colpito dall’alluvione. Una signora ha gridato “assassino” al suo indirizzo, ma qualche insulto ha incassato anche il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, da altri presenti invece abbracciato e lodato per l’impegno dimostrato nella tragedia. Il Governatore, secondo quanto riferisce Repubblica, avrebbe anche avuto un diverbio con un cittadino che l’avrebbe invitato ad andare a lavorare. Pronta la replica di Rossi: “Lo sto facendo, piuttosto vai a lavorare tu, prendi una pala“.

R. E.

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