Cassazione assolve Elena Romani. Si è conclusa con un’assoluzione la vicenda giudiziaria di Elena Romani, hostess 37enne di Legnano, a pochi chilometri da Milano, accusata di aver ucciso la figlia di 22 mesi nel 2005. Matilda, questo il nome della bambina, fu trovata morta nella casa dell’ex fidanzato della Romani, con gravi lesioni a fegato e reni. Nel 2007 Il gup di Vercelli prosciolse immediatamente il compagno della Romani, decisione che la Cassazione confermò. Per la madre invece l’iter giudiziario è stato più lungo, ma nemmeno lei è mai stata ritenuta colpevole dai giudici. Accusata di omicidio preterintenzionale, nel 2007 la Corte d’Assise di Novara la giudicò innocente, decisione ribadita due anni dopo dalla Corte d’Appello di Torino.
Decisione definitiva. La quinta sezione penale della Corte di Cassazione,terzo e ultimo grado dell’iter processuale, ieri ha reso definitivo il giudizio sulla mamma di Matilda, la bimba morta a Roasio (Vc) il 2 luglio del 2005. La donna è stata difesa dagli avvocati Scheda e Massironi e si è sempre proclamata innocente. La Procura Generale di Torino, dopo la seconda assoluzione giunta dalla corte d’Appello, aveva impugnato la sentenza, portando il processo in Cassazione, ma quest’ultima ha rigettato il ricorso, dissipando ogni dubbio sulla possibile colpevolezza di Elena Romani.
A.S.