La road map di Bersani: primarie e intesa con Casini

Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha scelto il quotidiano romano Il Messaggero per annunciare i dettagli del suo piano d’azione. Dalle primarie alle alleanze a sinistra (con tanto di “vincolo di maggioranza”), passando per l’inevitabile apertura alle forze terzopoliste: il leader dei democratici ha vuotato il sacco su tutti i punti della contingenza politica. “Siamo pronti a far la nostra parte in un governo di transizione nazionale – ha spiegato il segretario – ma se non ci sono le condizioni, non possiamo aspettare il 2013″.

La ricetta di Bersani – Il disco verde dell’Ue alla lettera inviata due giorni fa da Silvio Berlusconi non lo ha convinto fino in fondo. “Non voglio certo minare questa apertura di credito – ha esordito Pier Luigi Bersani – ma se tra un mese emerge che abbiamo raccontato ancora un sacco di favole, raddoppiamo i guai. Non possiamo vendere altro fumo“. “Chiunque governi o governerà deve prendere misure dure e giuste”, ha aggiunto il democratico, che ha proposto la sua ricetta personale a base di “tagli ai costi della politica“, “semplificazione amministrativa”, “liberalizzazioni vere” e “lotta alla precarietà”.

Uniti a sinistra – Di più: “La cosa più scandalosa di queste ore – ha proseguito il segretario del Pd – è che tra Bce, Ue, lettera e tutto il resto, è scomparso, per esempio, il tema dell’evasione fiscale che è il vero punto di differenza tra noi e il resto d’Europa”. Cosa fare allora? Il leader dei democratici non sembra avere dubbi: per ricominciare occorre partire dalle alleanze cementate con Antonio Di Pietro, Nichi Vendola e i socialisti, senza dimenticare le necessarie misure precauzionali: “Stiamo ragionando su un preciso meccanismo – ha spiegato Bersani – Nella vita dei gruppi parlamentari dovrà esserci un vincolo di maggioranza“.

Patto progressisti-moderati – Non basta: “Il centrosinistra – ha proseguito il segretario del Pd – deve rivolgere un messaggio alle forze moderate per un governo di ricostruzione. Io non tiro per la giacca nessuno, capisco i muri da oltrepassare, però al Terzo Polo voglio dire: la vedete l’Italia? Non sto parlando di un’ammucchiata ma di un incontro tra progressisti e moderati italiani per un patto di legislatura e su una dozzina di riforme da fare per ricostruire l’Italia”.

Maria Saporito