L’Accademia di Santa Cecilia omaggia “Faust” con una prima mondiale

Sarà il mito di Faust il tema portante del concerto di sabato sera 5 novembre alla Sala Santa Cecilia dell’omonima Accademia Nazionale romana, per la Stagione di Musica Sinfonica. Sul podio dell’Orchestra e del Coro della fondazione, Antonio Pappano che dirigerà, in prima assoluta, la nuova composizione di Matteo d’Amico “Veni veni Mephostophilis”, alla quale prenderà parte il celebre tenore Gregory Kunde, uno tra i più eleganti interpreti del belcantismo contemporaneo. Insieme all’inedito, un classico della musica a programma ottocentesca, la “Faust-Symphonie” di Liszt. «Da tempo, abituato a cercare sempre nuove possibilità d’incontro con testi poetici e drammatici – ha raccontato d’Amico – meditavo un’incursione nel vasto repertorio della letteratura elisabettiana. L’occasione si è presentata con quest’invito dell’Accademia a completare con un nuovo lavoro una serata dedicata al mito faustiano e incentrata sulla “Faust-Symphonie” di Franz Liszt».

Omaggio a Liszt – Vasto e articolato il brano, diviso in tre movimenti che incarnano i tre personaggi principali del dramma, Faust, Margherita e Mefistofele, è una delle testimonianze più complesse ed ambiziose dell’innovativa tecnica di trasformazione tematica creata da Liszt per conferire unità ciclica ai diversi movimenti delle sue composizioni. In particolare, il tema di Faust nel primo movimento diventa, trasformato, quasi diabolicamente deformato, il tema di Mefistofele nel terzo movimento. Quasi un monito di Liszt per l’ascoltatore a stare in guardia, a riconoscere il Diavolo dentro di noi, nella faccia deformata di noi stessi.

Valentina De Simone