Raf, Milano, Foto. “Numeri” è il suo ultimo album che dà il nome anche al tour che lo porterà nei teatri di tutta Italia. Il battesimo è avvenuto ieri sera sul palcoscenico del Teatro Arcimboldi di Milano dove risalirà nuovamente quest’oggi per la seconda data in programma.
Raf, dopo quasi trent’anni di carriera, merita pienamente questo teatro e lo dimostrerà anche durante l’esibizione.
Il concerto. Se la platea è praticamente esaurita, nelle gallerie diversi posti restano inoccupati. I presenti formano però un pubblico molto partecipe, attento e spesso canterino, un pubblico che conosce perfettamente questo ragazzo di 52 anni.
Si inizia subito forte. Ad accompagnarlo sul palco un quartetto decisamente rock: Cesare Chiodo al basso, Diego Corradin alla batteria, Andrea Pesce alle tastiere e Davide Aru alla chitarra. A far da contrappeso per rendere lo show più teatrale, ecco due ballerini che danzeranno per il primo brano per poi ritornare on stage verso la fine del concerto.
Fulcro dello spettacolo, soprattutto nella prima parte, l’ultima fatica discografica di cui Raf presenta ben sette brani.
Il momento più alto del concerto si tocca circa dopo la metà. Raf si siede ad un pianoforte; il lato visibile dalla platea è ricoperto di numeri bianchi, con chiaro riferimento al suo album. Voce e piano presenta “Gente di mare”, vero evergreen della musica leggera italiana. Prosegue immediatamente con “Cosa resterà di questi anni ’80”, accompagnato questa volta anche dalla band e dal canto del pubblico. “E’ quasi l’alba”, sempre solo voce e piano e chiude questo aprezzatissimo intermezzo con “Ossigeno”.
Lo show continua, tornano i ballerini e anche Raf si inserisce nella coreografia. Ecco “Ti pretendo”, il cantautore è letteralmente sovrastato dalla voce dell’Arcimboldi. “Non è mai un errore”, “Senza cielo” ed altre ancora. Davvero un concerto riuscito, molto curato soprattutto per ciò che concerne l’aspetto musicale. Si ha spesso quasi l’impressione di ascoltare musica registrata in studio.
Raf, un ragazzo di 52 anni, capace di emozionare.
Pier Luigi Balzarini
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Fotografie di Pier Luigi Balzarini
