Roma – Montezemolo: “ Non meritiamo di affondare nello spirito del “dopo di me il diluvio”. Un piano di cinque punti per le riforme anticrisi. Se il premier continuerà ad anteporre le ambizioni al bene dell’Italia concluderà nel modo peggiore la sua parabola”.
Il ritorno di Montezemolo – Un nuovo duro commento sulla situazione Italiana arriva dal padrino della Ferrari, dopo le frecciatine e attacchi dei mesi scorsi.
L’Italia è in una grave crisi, la maggioranza è divisa e paralizzata da conflitti interni, l’opposizione è in continua confusione. La ricetta di Montezemolo è “un governo di salute pubblica”.
“Le elezioni non sono una strada da seguire perché paralizzerebbero il paese”, dice, “la lettera all’Unione europea è manifestamente insufficiente rispetto alla gravità della situazione. Le tensioni che percorrono l’Italia non consentono di affrontare i problemi con soluzioni parziali, che diano l’impressione di riservare i sacrifici solo a una parte dei cittadini, magari proprio quelli che non votano i partiti di governo. Con questo metodo l’Italia rischierebbe di esplodere. Esiste oggi una ampia condivisione, da parte di cittadini e di esponenti politici moderati e riformisti, sulle misure prioritarie da adottare”.
I punti chiave – Secondo Montezemolo sono 5 i punti chiave su cui intervenire, e includono tagli alla politica “prima di chiedere sacrifici ai cittadini bisogna essere pronti a farli”. Quindi diminuzione del numero dei parlamentari, abolizione degli sprechi, delle province.
Poi ancora lavoro, rivedendo i contratti, fisco, pensioni e liberalizzazioni. “Dobbiamo tornare ad essere il paese del lavoro e della produzione. Non possiamo più permetterci di avere un fisco che premia rendite e patrimoni. Non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche di efficienza dell’economia.
Bisogna intervenire subito sulle pensioni, abolendo quelle di anzianità e passando ad un sistema interamente contributivo. Una parte consistente dei proventi generati andranno utilizzati per investire in un welfare dedicato ai giovani e alle donne”.
Matteo Oliviero