Renzi: Qualcosa va cambiato. Bersani: Nessuno scontro, ma idee datate

Firenze – Dalla convention dei rottamatori a Firenze: “Faremo 100 proposte per l’Italia“, dice il sindaco di Firenze. “Temo che di fronte al fallimento del centrodestra il centrosinistra non sappia rispondere. Basta con le liturgie del centralismo democratico. Partiam,o dai pionieri, non dai reduci.

Le parole di Renzi – Chiudendo il Big Bang della Leopolda 2, il sindaco di Firenze, ha richiamato l’attenzione ai problemi del Partito Democratico e ha lanciato un invito a capire le ragioni dei rottamatori e a non lasciarsi invischiare in una discussione tutta interna ai gruppi dirigenti.
Anche se, nella serata di ieri partecipando alla trasmissione “Che tempo fa”, ha poi precisato: “non ho alcuna intenzione di diventare segretario del Pd. Bisogna essere capaci di dividersi sulla base delle idee. Non bisogna litigare meno ma litigare meglio“.
Renzi, parlando a Firenze, aveva indicato la strategia da seguire per i prossimi mesi lavorando al “WikiPd“, e alle “cento proposte che già da questa sera saranno online per cominciare a scrivere il programma del partito.  Se 22 milioni di italianivanno in Rete, è lì che io continuerò ad andarli a cercare“.
Renzi ha risposto anche a chi lo ha accusato di carrierismo: “Se qualcuno di quelli che stanno fuori di qui pensava che la Leopolda fosse l’elenco di ambizioni di qualche giovanotto in cerca di poltrone questi tre giorni sono stati una risposta. E se qualcuno pensava che noi scalciassimo in questo ambaradan per candidarci, aveva  una pessima idea di noi. Non siamo ragazzini bisognosi di scalare le tappe, non abbiamo il ballo di San Vito, non corriamo: stiamo bene dove stiamo. Siamo contenti di vivere la nostra esperienza. E siamo convinti di poter fare il nostro lavoro“.

I dinosauri –Non so se estingueremo i dinosauri,  ma un impegno lo possiamo prendere: estingueremo i debiti. Smettiamo di pensare che si può spendere oggi e lasciare il conto a chi viene domani“, ha continuato Renzi lanciando anche un segnale al leader del partito, Pierluigi Bersani: “E’ evidente che c’è un problema di rapporto con le vecchi liturgie dei partiti, lo dico con rispetto. E’ finita l’era dei dirigenti del partito che danno la linea agli eletti i quali sono poi chiamati a fare il volantinaggio per spiegare cosa devono pensare i cittadini: andava bene nel ‘900, ora no. Gli elettori devono avere peso e concorrere alla linea del partito. Non ci sto a prendere la linea da uno che non prende nemmeno i voti del suo condominio. Un partito degno di questo nome non si preoccupa di creare burocrazia. E se il Pd vuole vincere deve scrivere un’altra storia. Non si ferma il vento con le mani, non si ferma il desiderio di chi ha voglia: apriamo, spalanchiamo le porte della politica!”.

Le primarie – Se noi uscissimo da questi tre giorni con una candidatura commetteremmo un tragico errore. Gli italiani non hanno bisogno di sapere cosa pensa Renzi. Noi non vogliamo entrare nel gioco del già visto. Ho ricevuto un sms da un autorevole politico nazionale: ‘Ma a te chi te lo fa fare?, scriveva.  Tra 8 anni finisci  di fare il sindaco di Firenze, avrai 44 anni. Che senso ha che tu venga a candidarti a qualcosa?’ Se dovessimo pensarla così sarebbe davvero un problema”.
Il futuro dei rottamatori – Non faremo una Leopolda 3 l’anno prossimo”, precisa Renzi, “faremo un’associazione, un think tank. Lanceremo il nostro wiki-Pd, con 100 proposte che si possono discutere“.
Se si chiedono sacrifici al paese i primi a farli devono essere i politici. Senza dire che Beppe Grillo sbaglia, per levargli i voti basta dire che servono veri tagli alla politica. Noi saremo queli che terranno i partiti fuori dalla Rai, dalla Finmeccanica, dalle municipalizzate. Sarebbe facile dire che Bersani è più grande di me, ha l’età di mio padre, e Vendola ha fatto cadere Prodi, provocando l’inciucio che aprì la strada al governo  D’Alema. Ma sono errori che non rifaremo. Sarebbe facile dire che Berlusconi ha 5 anni meno di mia nonna, ma a noi interessa invece che stasera alle 20 metteremo online le nostre 100 proposte per l’Italia“.

La replica di Bersani – Il leader del Pd, assente ieri ha Firenze, ha ugualmente voluto rispondere alle parole del sindaco Matteo Renzi. Ha cercato di smorzare ogni polemica, aprendo alle idee dei rottamatori, anche se, secondo Bersani sono idee un po’ datate, anni 80.

Matteo Oliviero