Civati vs Renzi: è scontro tra giovani nel Pd

Da una parte l’esuberante sindaco di Firenze, Matteo Renzi, additato come il nuovo che avanza e che attrae più l’elettorato di destra che quello di sinistra; dall’altro il placido consigliere regionale della Lombardia, Pippo Civati, che nonostante i suoi modi soft assesta colpi decisi alla gerontocrazia italiana. Il match tra i due giovani del Pd si è già aperto e promette sorprese: alla composta convention di Rimini organizzata da Civati con Debora Serracchiani il “rottamatore” di Firenze ha risposto con il chiassoso “Big bang”, ma a conti fatti a spuntarla (almeno per il momento) sembra essere Civati che su Twitter ha già dato il via alla sua rivoluzione.

Verso un programma dinamico – Si chiama “OccupyPd” l’iniziativa che Pippo Civati ha proposto su Twitter per ribadire l’esigenza di cambiare passo, a partire dal suo partito. “Funziona così – ha spiegato il consigliere della Lombardia – Non bastano le prese di posizione, i decaloghi, i manifesti, le pie intenzioni. Non ci vuole un programma statico, ce ne vuole uno dinamico. Ci vuole l’azione e bisogna procedere da subito”. In che modo? “Iniziamo da due cose semplici – ha scritto sul suo blog il giovane democratico – la campagna per l’abolizione dei vitalizi dei politici, urbi et orbi, e le primarie per i parlamentari”.

Il contato diretto con l’eletto – “La prima è semplicissima – ha ripreso Civati – Si scrive al proprio consigliere regionale di riferimento e si chiede che cosa si sta facendo, nella propria regione, per la riduzione dei privilegi. Non è solo un mailbombing. No, ci vuole il contatto web, ma anche quello fisico. Chiedete all’eletto di tenervi aggiornati, di dare informazione circa l’iter di approvazione della riforma, che è piccola grande cosa, nel mare della sfiducia dilagante”. E le primarie? “Si tratta di convincere il Pd a tutti i livelli a tenere le primarie per i parlamentari – ha spiegato il consigliere della Regione Lombardia – E allora ci si può muovere in molti modi. A Roma qualcuno raccoglierà le firme il 5 novembre, durante la manifestazione del Pd”.

Un pragmatismo, quello di Peppe Civati, che – stando alle prime impressioni – potrebbe dare del filo da torcere all’ex amico-rottamatore Matteo Renzi e che potrebbe spingere molti elettori ormai disincantati a credere maggiormente alla sua ricetta piuttosto che a quella del sindaco di Firenze.

Maria Saporito