Finti matrimoni molto costosi – La squadra mobile di Palermo ha eseguito 14 ordini di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone accusate di associazione a delinquere, favoreggiamento e ingresso illegale nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. L’organizzazione criminale si sarebbe occupata di contrarre finti matrimoni tra cittadini marocchini e donne di nazionalità italiana così da consentire agli uomini di regolarizzare la propria situazione nel nostro Paese. Per contrarre il matrimonio le vittime arrivavano a pagare fino a 10mila euro, insomma un’”immigrazione clandestina per ricchi” come ha commentato il procuratore aggiunto di Palermo Leonardo Agueci.
La moglie era già sposata – Al momento 5 persone si trovano in carcere mentre altre 9 sono detenute ai domiciliari: le ordinanze d’arresto sono state emesse dal gip Piergiorgio Morosini su richiesta dei pm Calogero Paci e Daniela Varone che da tempo si occupano dell’operazione “Dirham” (moneta nazionale marocchina). Le indagini, infatti, avevano preso il via nel giugno 2009 quando un cittadino marocchino si era presentato in questura per chiedere il ricongiungimento con la moglie, la palermitana Rosa Cocuzza, sposata qualche tempo prima in Marocco; un primo controllo ha però evidenziato come la donna risultasse già sposata non con uno ma bensì con altri tre uomini. Ritenendo di essere stato raggirato, l’uomo ha deciso di denunciare tutto agli agenti ammettendo di non avere contratto un vero matrimonio.
Una rete di complici tra Italia e Marocco – La testimonianza del marocchino ha permesso di scoprire la rete criminale che, secondo quanto è emerso dalla intercettazioni e dal controllo del traffico telefonico dei sospettati, avrebbe goduto di una rete di complici e conoscenti italiani e marocchini grazie ai quali poter inscenare le finte unioni. I reati sarebbero stati commessi in diverse città italiane e del Marocco. Le quattro donne coinvolte dovranno rispondere davanti al giudice del reato di poliandria per avere ciascuna contratto due o più matrimoni.
Irene Lorenzini