Il sì della Cassazione – Buone notizie per i promotori del referendum sulla legge elettorale, l’Ufficio centrale per il referendum presso la Corte di Cassazione, infatti, ha ammesso entrambi i quesiti referendari.
Le 534.334 firme presentate per il primo quesito e le 531.081 firme che corredavano il secondo sono state giudicate valide.
La parola ora passa alla Corte Costituzionale, che dovrà esprimersi sulla validità dei due quesiti, probabilmente il verdetto a gennaio.
La fine del porcellum? – Dopo l’ottimo risultato degli scorsi referendum sull’acqua e l’energia nucleare, questi altri due quesiti potrebbero mettere la parola fine alla riforma elettorale definita Porcellum, varata dal governo Berlusconi. Esultano, infatti, i promotori: “In un momento drammatico come questo, con il Governo italiano commissariato dall’Europa il Paese ha più che mai bisogno di un Parlamento pienamente rappresentativo, capace di prendere decisioni impegnative ma condivise da tutti. Affidando la nomina dei parlamentari a pochi capipartito, il porcellum li ha separati dai cittadini, facendoli apparire come una casta di privilegiati. Vogliamo impedire che la legge porcata sporchi anche il prossimo Parlamento: lo dicono in troppi da 6 anni, ma il porcellum è ancora lì”.
Matteo Oliviero