Nuova condanna ONU contro la Siria

Si è riunito oggi in seduta straordianaria il Consiglio Onu per i diritti umani, che ha emesso una nuova condanna nei confronti della repressione in atto nella Siria ad opera dei fedeli al regime di Bashar al-Assad. In un documento, votato da una maggioranza di 37 rappresentanti con quattro voti contrari e sei astensioni, l’organismo delle Nazioni Unite ha definito quelle che si stanno commettendo in Siria “violazioni estese, sistematiche e flagranti” dei diritti umani e delle libertà fondamentali. La commissione raccomanda pertanto “ai principali organi dell’Onu di esaminare il rapporto della Commissione di inchiesta”, che accusa Damasco di crimini contro l’umanità, “e di adottare le misure appropriate”. Una dura condanna è stata espressa da Russia e Cina: il rappresentante del governo di Mosca ha definito la risoluzione odierna “inaccettabile”.

Discordanza d’intenti – è tuttavia ancora in fase nebulosa e assai poco unificatrice la risposta che la comunità internazionale intende definire per il caso siriano: resta per ora esclusa l’opzione militare, anche se il Kuwait non chiude la porta all’eventualità di un intervento “per difendere i civili”, giustificazione che aveva spianato la strada all’intervento in Libia, mentre l’Unione Europea chiede un’”azione proattiva”. Nel frattempo, in ottemperanza alle sanzioni economiche che da mesi pendono nei confronti del regime, anche la Shell ha annunciato che cesserà la collaborazione economica con la Siria.

Tommaso Palmieri