Elezioni legislative in Russia, favorito il partito di Putin

Domenica si terranno in Russia le elezioni legislative, anticamera delle ben più importanti consultazioni per eleggere il nuovo presidente, in programma nel prossimo mese di marzo. I sondaggi danno per certa la vittoria di “Russia unita”, il partito espressione della volontà politica dell’élite al potere e sostenuto dagli “intercambiabili” Medvedev e Putin.

Un “patto” d’acciaio – nei giorni scorsi infatti si è tenuto a Mosca, con un’organizzazione degna delle migliori programmazioni televisive, il congresso di “Russia unita”, che ha ufficializzato la candidatura di Vladimir Putin alle presidenziali, mentre a Medvedev verrà data l’opportunità di correre alle legislative come aspirante premier. Un vero e proprio “patto d’acciaio” tra i due uomini cui sono tuttora affidati i destini della Russia e un modo per Putin di aggirare il limite dei 2 mandati presidenziali che prevede l’attuale Costituzione.

Aumento della povertà – in un Paese alle prese con una crescente forbice di disuguaglianza sociale ed una corruzione largamente diffusa, emerge anche un quadro desolante che riguarda le regioni geograficamente più disparate, in particolare l’area siberiana: con gli ultimi tagli agli stipendi e nei confronti degli enti locali voluti dal governo centrale la situazione di molte persone che vivono in questa vasta area della Russia è oramai ai limiti della sopravvivenza. Lo stipendio minimo di un abitante di Kurgan (Siberia sud occidentale, zona particolarmente povera) è inferiore del 60% rispetto a quello di un dipendente della capitale.

Tommaso Palmieri