Manovra, prime proteste dai partiti. Bersani: Occorre una patrimoniale

La manovra anticrisi – Oggi, il Presidente Monti, incontrerà i segretari dei partiti per spiegare e trovare accordi sui provvedimenti da inserire nel pacchetto che sarà presentato il 5 dicembre.
Siamo stati chiamati per fare queste cose, la situazione resta drammatica: il nostro compito è ridurre il debito e favorire la crescita, o facciamo questo o torniamo a casa“, ha spiegato Monti.
Ma se lunedì non ci presentiamo con misure credibili e incisive, lo spread impazzisce”.
Nelle ultime ore indiscrezioni facevano il giro del web e delle tv, tassa sul lusso, aumento dell’Irpef, tagli alla spesa, taglia alla politica, reintroduzione dell’Ici.
Dopo il no dei sindacati, infatti, toccherà ai partiti oggi esprimersi nel confronto con Monti, ma la politica ha preferito anticipare qualche reazione.

Le reazioni politiche – Il Partito Democratico appoggia Monti, ma sulla manovra c’è qualche malcontento: “La manovra potrà essere digerita solo a patto che sia equa anche nella capacità di scontentare tutti. E perché questo accada deve contemplare una patrimoniale. La vedremo nel suo complesso, ma questa non è la mia manovra“, ha ricordato il leader democratico Bersani.
Il Pdl è diviso tra chi appoggia Monti, e chi considera queste misure un “cappio elettorale”.
Colpiscono troppo le famiglie, avremo molto da discutere“, dice Osvaldo Napoli. Mentre Alessandro Pagano annuncia la battaglia: “È una stangata destinata ad aumentare la pressione fiscale, comprimere i consumi e spalancare le porte alla recessione: stavolta ci metteremo di traverso, nessuno potrà costringerci“.

Matteo Oliviero