Maroni rincara: L’alleanza col Pdl è finita

A chi bisogna credere? Al Cavaliere che continua a sostenere che l’alleanza con la Lega è a prova di bomba o a Roberto Maroni che intona ripetutamente il de prufundis dell’antica intesa? Nelle scherzose scaramucce tra l’ex premier e l’ex ministro, il silenzio di Umberto Bossi non può passare inosservato. I malpensanti sostengono che il Senatur – “caricato” dai “maroniani” – stia realmente pensando di prendere le distanze dall’ex alleato per inaugurare una nuova fase politico-elettorale. A non aver alcun dubbio è lo stesso Roberto Maroni, che fino a ieri ha ripetuto: “L’alleanza col Pdl è finita“.

Nessun incontro tra Bossi e Berlusconi – Le cene del lunedì ad Arcore sono ormai un lontano ricordo: da quando il Carroccio ha deciso di trasferirsi nei banchi dell’opposizione, Silvio Berlusconi e Umberto Bossi non hanno più banchettato insieme. Secondo voci non confermate, i due avrebbero dovuto incontrarsi ieri, ma così non è stato. “Io sono sempre stato contrario a questo incontro – ha commentato l’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni – Non si capiva perché bisognasse farlo. Bene che non si sia fatto”. Parole con le quali il leghista sembra abbia voluto marcare – una volta per tutte – la volontà di prendere il largo dagli ex alleati per consegnare ai militanti e agli elettori l’immagine di un partito rinato e più libero di muoversi.

Le nubi sul governo – “Oggi come oggi – ha ripreso Maroni ai microfoni dei giornalisti – la Lega andrà da sola dove si vota, andrà da sola ovunque, perché è finita l’alleanza con il Pdl”. E sui presunti provvedimenti sfornati dal governo Monti per fronteggiare la crisi: “Ho sentito solo di tagli nelle prestazioni sociali e di aumenti di tasse – ha osservato il leghista – ma nulla sullo sviluppo. Staremo a vedere lunedì, mi pare però che il cielo sia pieno di nubi“. Non solo: “Addirittura – ha proseguito l’ex ministro – si parla di eliminare l’aumento del costo della vita nelle pensioni. Mi chiedo: rimarrà l’aumento del costo della vita che c’è per gli affitti per cui il pensionato si vedrà rivalutare l’affitto che deve pagare ma non la pensione che percepisce? E la misura più iniqua che abbia mai visto in giro”.

Maria Saporito