Il salotto più frequentato della tv è stato ieri al centro di una furente polemica politica. Quando il popolare giornalista Bruno Vespa ha annunciato che martedì prossimo il premier in persona – “scortato” dai ministri Elsa Fornero e Corrado Passera – avrebbe suonato al campanello del suo Porta a Porta, le reazioni stizzite da parte degli esponenti dei partiti non hanno tardato ad arrivare. Il motivo? In molti hanno considerato “indelicata” (e inopportuna) la scelta del presidente del Consiglio di dare la priorità alla comunicazione televisiva rispetto a quella parlamentare. Da qui la decisione del governo di cambiare i piani e di anticipare la “comparsata” su Rai1 con un intervento alla Camera e al Senato previsti per lunedì pomeriggio.
Monti presenzialista con Vespa – Il palinsesto di Rai1 subirà martedì prossimo una leggera variazione. Lo spazio solitamente occupato da Qui Radio Londra sarà, infatti, eccezionalmente affidato a Bruno Vespa, che per circa mezz’ora sarà a a colloquio col premier, Mario Monti. Un “antipasto” di quanto avverrà più tardi nel salotto di Porta a porta che (nell’orario consueto) accoglierà lo stesso premier e i ministri Corrado Passera ed Elsa Fornero. Un tour de force catodico che il Professore ha accettato di fare per consegnare alla vasta platea televisiva del programma condotto da Vespa tutti i dettagli della nuova manovra che si accinge a varare. In studio ci saranno anche tre direttori di giornale, pronti a incalzare il premier e i ministri sulle misure messe a punto.
L’ira della Lega – La notizia è stata entusiasticamente anticipata dallo stesso Bruno Vespa nel pomeriggio di ieri ed ha subito creato scompiglio. A puntare i piedi sono stati molti politici, che hanno definito inaccettabile anteporre l’illustrazione – a favore di telecamera – delle misure anti-crisi alla doverosa spiegazione in sede parlamentare. “Il presidente del Consiglio – ha tuonato Maurizio Fumagalli della Lega – fa un altro sgarbo alla democrazia anteponendo la sua presenza in televisione al dovere istituzionale di riferire in Parlamento. Sono giorni che la Lega chiede al presidente Mario Monti di intervenire in Parlamento per illustrare le decisioni che varerà il governo in materia economica”.
Critiche bipartisan – Gli ha fatto eco, con una punta di ironia, Roberto Rao dell’Udc: “Sinceramente non ce l’aspettavamo – ha “cinquettato” su Twitter – Monti troverà da Vespa anche Paolo Crepet per le lacrime e Francesco Bruno per il sangue? Per i sacrifici basta il maggiordomo“. “Invito tutti i colleghi parlamentari a sintonizzarsi, martedì prossimo, con la prima Rete Rai – ha, invece, scritto in una nota Osvaldo Napoli del Pdl – per seguire la puntata di Porta a porta nella quale il presidente del Consiglio illustrerà agli italiani e al Parlamento i contenuti della manovra. Con un piccolo accorgimento, si può anche evitare una lunga e noiosa discussione parlamentare – ha affondato il pidiellino – Sarà sufficiente dotare ogni parlamentare di una macchinetta Auditel modificata: così, insieme allo share, potranno essere contati anche i voti dei parlamentari a favore e quelli contrari alla manovra”.
Il cambio dei programmi – Le reazioni indispettite della politica hanno convinto il governo a modificare i piani e, nel tardo pomeriggio di ieri, palazzo Chigi ha tentato di aggiustare il tiro con una nota nella quale è stato annunciato che “lunedì pomeriggio il presidente del Consiglio Mario Monti riferirà prima alla Camera alle 16 poi al Senato alle 18 sulla manovra che il governo si appresta a varare nella stessa giornata”. “L’attività di comunicazione all’opinione pubblica sui provvedimenti – si legge ancora nella comunicazione diffusa ieri – proseguirà nei giorni seguenti da parte del presidente e dei singoli ministri attraverso diverse modalità e strumenti di comunicazione”. Prima tappa: lo storico salotto di Bruno Vespa, che ha già fatto da cornice a memorabili performance istituzionali.
Maria Saporito