Fukushima, mesi dopo. Gli effetti del disastro nucleare, verificatosi lo scorso marzo in conseguenza del violento terremoto che colpì la parte orientale del Giappone, dando successivamente vita a uno tsunami di proporzioni spaventose, continuano a farsi sentire.
Se negli ultimi giorni si è tanto parlato dell’avventatezza del presentatore televisivo che, dopo aver mangiato nei mesi scorsi prodotti potenzialmente contaminati, è stato colpito da una forma di leucemia, la notizia di oggi riguarda i preoccupanti livelli di cesio ritrovati nelle confezioni di latte in polvere, alimento destinato ai bambini.
Come riportato dall’agenzia di stampa TMNews, l’annuncio è arrivato dall’azienda alimentare Meiji che ha fatto sapere di aver rilevato “tracce di cesio radioattivo in diversi campioni di latte in polvere per i bambini“.
Livelli entro i limiti – I livelli di cesio 134 e 137 trovati nel latte in polvere, tuttavia, rimarrebbero comunque al di sotto delle soglie consentite dalla legge giapponese. Il dato, però, non ha rassicurato i responsabili dell’azienda che hanno invitato chiunque fosse in possesso delle confezioni incriminate a non utilizzarle, offrendo uno scambio gratuito del prodotto contaminato con una confezione non pericolosa.
Un comunicato dell’azienda dice: “Il livello registrato non è tale da avere conseguenze sulla salute. Tenuto conto del fatto che il latte è il nutrimento essenziale per i bambini, proponiamo ai clienti che hanno già comperato le confezioni del gruppo di cambiarle“.
Simone Olivelli