La manovra secondo Vendola: Timida con i ricchi e audace con i poveri

Per il governatore della Puglia, Nichi Vendola, la manovra appena “sfornata” dal governo Monti non contiene i caratteri dell’equità. “E’ audace con i poveri e timida con i ricchi“, ha tagliato corto il leader di Sel, che ha anche polemizzato sulle scelte d’intervento dell’esecutivo, che non ha mostrato alcun interesse a tagliare le spese militari.

Interventi robusti su chi sta peggio – “Alla fine della giostra pagano sempre gli stessi. Per quanto uno possa imbellettare questa manovra, essa colpisce duramente i ceti medio-bassi e i pensionati e questo è inaccettabile”. Il giudizio di Nichi Vendola è categorico: per il presidente della Regione Puglia, le soluzioni individuate dall’esecutivo per fronteggiare la crisi finiranno per esasperare le distanze tra chi sta bene e chi, invece, arranca. “Dal punto di vista sociale, politico e culturale – ha aggiunto il numero uno di Sel – l’idea che si possa fare sulla struttura della ricchezza qualche gentile limatura ma nessun intervento strutturale e che, invece, gli interventi strutturali siano normali soprattutto sui ceti medi e poi sul mondo dei pensionati, a me pare scandaloso”.

La croce sui pensionati – “Si colpisce in una maniera un pochino bonaria gli ‘scudati’ con una tassa dell’1,5% – ha rincarato Vendola – mentre sui pensionati dai 950 euro in su di pensione, praticamente la gran parte dei pensionati, si blocca l’indicizzazione delle pensioni. Ma l’indicizzazione – ha spiegato il governatore – non era mettere le pensioni al livello del caro vita, ma era metterle al livello dell’inflazione programmata, che è la metà del reale caro vita”. Un’ingiustizia sociale, resa ancora più insopportabile dalla scelta del governo di non intervenire su alcune voci considerate urgenti.

Malati e disabili trascurati – “Voglio capire – ha continuato il presidente della Regione Puglia – se un F35 (un caccia bombardiere, ndr), uno dei tanti che dobbiamo comprare, vale più della salute di un malato di Sla e di un malato di Alzheimer, della possibilità di curarlo. E rispetto al fatto che noi abbiamo avuto i fondi per la non autosufficienza dal precedente governo completamente disintegrati, vorrei sapere se qualcuno si occupa delle persone disabili in questo Paese. Voglio sapere insomma – ha concluso Vendola – se dobbiamo tornare alle vecchie forme di pietismo o se siamo ancora in uno Stato di diritto”.

Maria Saporito