L’otto dicembre del 1854 venne proclamato da papa Pio IX il dogma dell’ Immacolata Concezione, secondo il quale la Madonna nacque senza peccato originale. Ciò significa che, chi ci crede, oggi festeggia il fatto che Maria, la madre di Gesù Cristo, non portò mai su di sé la colpa primordiale di Adamo ed Eva che ogni uomo, secondo la religione cattolica, ha addosso sin dalla nascita. Non avevano in mente questa ricorrenza, ma quella dell’attacco giapponese a Pearl Harbor Junio Valerio Borghese ed il suo Fronte Nazionale quando scelsero l’otto dicembre del 1970 per tentare un golpe, che fallì proprio a causa di un annullamento repentino dello stesso deciso nel corso dell’evento dall’ex repubblichino che aveva organizzato il tutto.
Il Golpe Borghese – Il golpe Borghese fu organizzato con una certa perizia. Esso prevedeva l’occupazione di alcuni ministeri e delle principali sedi delle telecomunicazioni, nonché la deportazione degli oppositori facenti parte del Parlamento. Per il capo della polizia Angelo Vicari era stata prevista la morte, e per l’allora Premier Saragat il rapimento. Un discorso avrebbe accompagnato il golpe e sarebbe stato letto alla Nazione dagli studi RAI. Il testo era decisamente forte, soprattutto nella parte finale, che dichiarava precisamente: «Da questo momento, nessuno potrà impunemente deridervi, offendervi, ferirvi nello spirito e nel corpo, uccidervi. Nel riconsegnare nelle vostre mani il glorioso Tricolore vi invitiamo a gridare il nostro prorompente inno d’amore: Italia! Italia! Viva l’Italia!»
La morte di John Lennon – Se il golpe del Principe Nero fallì, altrettanto non fece la pistola di Mark Chapman, che la sera dell’8 dicembre di dieci anni dopo colpì a morte John Lennon, che nel giorno in cui si è soliti fare l’albero di Natale e allestire il presepe continua a cantare anche per chi non lo sente le parole senza tempo di quell’ “Imagine”, che magari non avrà il potere di un’arma da fuoco, ma di certo possiede un effetto che dura più a lungo.
M.C.