L’Australia sta per sviluppare la sua quinta miniera di uranio, nel progetto Four Miles, che prende il nome dal fatto di essere situata a 4 miglia dalla miniera di uranio di Beverly, controllata da Heathgate (il socio americano con il 75%). Essa avrebbe dovuto avviare la produzione ad aprile di quest’anno, ottenuto il via libero nel luglio 2010 dall’allora ministro dell’Ambiente Garrett, il quale aveva sostenuto che i lavori del giacimento non avrebbero causato rischi o danni a cose o a persone.
Four Miles dovrebbe divenire la decima miniera di uranio al mondo per dimensioni, con una produzione di 1.400 tonnellate l’anno. In Australia ci sono anche il giacimento Honeymoon, una joint venture tra la canadese Uranium One e la giapponese Mitsui, la miniera Ranger di Energy Resources of Australia, società controllata da Rio tinto, e Olympic Dam di Bhp Billiton.
La nuova politica australiana è favorevole a una nuova liberalizzazione delle vendite di uranio, nei giorni scorsi ha sostenuto in Borsa tutti i titoli dei gruppi coinvolti. I progetti di sviluppo in atto, tra cui l’ampliamento di Olympic Dam e nuove esplorazioni nella Western Australia, puntano a triplicare la produzione australiana a 30 mila tonnellate l’anno.