Un mese e mezzo dopo le elezioni tunisine vinte dal partito islamista Ennahda è stata approvata nella giornata di ieri dall’Assemblea nazionale con 141 voti a favore, 37 contrari e 39 astensioni la “Legge sull’organizzazione provvisoria dei poteri pubblici”, la Costituzione tunisina transitoria. Ratificata dopo cinque giorni di intensi dibattiti questa Carta pro tempore della nuova Tunisia permetterà la designazione di un nuovo esecutivo e l’avvio dei lavori di tutte le istituzioni, definendo le condizioni e le procedure per esercitare i poteri legislativi, esecutivi e giudiziari fino allo svolgimento delle nuove elezioni generali, indicativamente entro un anno, che porteranno alla creazione della Costituzione definitiva.
Un momento storico – il presidente dell’Assemblea nazionale, Mustapha Ben Jaafar, ha dichiarato che la Tunisia compie un ulteriore passo verso la normalizzazione e la democrazia, aggiungendo che quello di oggi è “un momento storico, è l’avvio della nuova Tunisia”. “Sono fiero di guidare un’Assemblea che riunisce i migliori figli della Tunisia, fuoriusciti dalla rivoluzione popolare”, ha ribadito Ben Jaafar.
In attesa delle nuove nomine – a questo punto si attendono le ultime due nomine governative, le cui condizioni sono state stabilite dalla Carta provvisoria: la Presidenza dovrebbe andare a Moncef Marzouki (Cpr), che con tutta probabilità nominerà premier Hammadi Jebali, il numero due di Ennahda.
Tommaso Palmieri
(nella foto: Mustapha Ben Jaafar viene eletto Presidente dell’Assemblea nazionale costitutente tunisina)