Fa discutere la proposta lanciata ieri da Beppe Pisanu dalle colonne de La Repubblica. Secondo il presidente della commissione Antimafia, l’idea di candidare Mario Monti a capo di una inedita coalizione politica in vista delle prossime elezioni potrebbe, infatti, risultare vincente. A chiudere categoricamente è stato il collega di partito, Fabrizio Cicchitto, mentre il centrista Pier Ferdinando Casini ha preferito soprassedere, senza però scartare – in modo definitivo – l’ipotesi ventilata da Pisanu.
Pisanu tifa Monti – “Monti ha giustamente concentrato l’attenzione sul traguardo del 2013, ma la via di uscita dalla recessione è assai più lunga. Ed ha un tracciato europeo che si adatta a lui come la montagna a Gino Bartali“. Il pidiellino Beppe Pisanu ha fatto ricorso a un’efficace immagine ciclistica per sottolineare la fiducia riposta nell’attuale presidente del Consiglio. Il responsabile della commissione Antimafia è convinto, infatti, che Mario Monti possa rappresentare la soluzione ai problemi strutturali del Paese e dunque aspirare a guidare l’Italia anche negli anni a venire.
Il no del Pdl – “Se il governo concludesse positivamente la legislatura – ha spiegato ieri in un’intervista a La Repubblica Pisanu – potremmo anche immaginare Monti alla guida di una coalizione politica. Una coalizione formata da tutti coloro che hanno sostenuto il governo fino all’ultimo momento e che, se non trovassero un candidato alternativo, potrebbero tranquillamente riproporre Mario Monti”. L’idea dell’ex ministro degli Interni non è passata inosservata. “Non possiamo seguire i sofisticati progetti politici di Pisanu – ha freddato il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto – Pd e Pdl devono restare due forze alternative”.
Casini non chiude – E se il partito di Pier Luigi Bersani ha preferito non proferir parola, considerando (forse) “marziana” la proposta di Pisanu, ad aprire parzialmente è stato, invece, Pier Ferdinando Casini. Che, pur non commentando specificatamente le dichiarazioni del pidiellino, ha notato: “Monti e i suoi ministri resteranno in politica e dobbiamo invitarli a un lavoro comune”. E ancora: “Se vuole riconquistare il centro della scena, la politica deve approfittare di questo scorcio di legislatura per superare il bipolarismo perfetto“. Con Monti futuro premier? Chissà.
Maria Saporito