Doppia mossa Putin: appoggio dei manifestanti e controllo dell’informazione

Appoggio ai manifestanti – Dopo i risultati del voto legislativo dello scorso 4 dicembre Vladmir Putin afferma, in un intervista tv con gli elettori, che le elezioni riflettono realisticamente l’opinione pubblica e la situazione politica del Paese. Il premier russo ha quindi aggiunto di essere d’accordo con le proteste in piazza se queste sono il risultato di un malessere generale, ma queste devono mantenersi nell’ambito della legalità: “va bene essere in disaccordo con il potere – afferma nell’intervista – non sempre prendiamo decisioni giuste e adeguate”. Il candidato alle prossime presidenziali accetta e definisce “benvenute” le proteste dichiarando che “è normale che la gente esprima le proprie opinioni per quanto siano nell’ambito della legge, mi piace che i giovani esprimano attivamente le proprie opinioni.”

Attacco alla libertà di parola – Il premier russo condanna totalmente il tentativo dell’opposizione di intromettersi con tutti i mezzi e l’aver cercato di manipolare le proteste, spesso anche pagando gli studenti. Dall’intervista emerge inoltre l’importanza per Putin di non ignorare l’uso di internet e dei social network da parte di criminali e di gruppi terroristici, per cui andrebbe introdotta una ragionevole regolazione dell’informazione. E mentre Putin ha proposto una web camera in ogni seggio elettorale attiva 24 ore su 24 per consentire alla gente di controllare il voto, il vertice Russia-Ue tratterà oggi della libertà di riunione e di parola, nonché il rispetto dell’impegno per garantire libere elezioni. L’Europarlamento ieri ha votato una mozione in cui si chiedono a Mosca nuove elezioni e un’ inchiesta “su tutte le segnalazioni di frodi e intimidazioni”

 

Michela Santini