Busta intercettata – La busta è arrivata alla sede degli uffici romani di Equitalia, sul Lungotevere, senza essere indirizzata a nessun ufficio in particolare e non aveva indicato il mittente. All’interno solo una lettera in bianco. L’addetto allo smistamento posta della società si è insospettito quando ha visto uscire della polvere nera dalle fessure della busta e ha avvisato subito la questura.
All’esame degli artificieri – Giunti tempestivamente sul posto, tutte le forze dell’ordine sono in stato di massima allerta a seguito degli attentati dei giorni passati, gli artificieri hanno subito esaminato la polvere confermando i sospetti che la busta contenesse un ordigno pronto a esplodere. Il tipo di innesco, munito di un congegno di apertura a sfregamento, è risultato sconosciuto, ma gli artificieri sono comunque riusciti a disattivarlo senza bisogno di farlo brillare.
Forse era il terzo pacco – Potrebbe essere questo il terzo pacco annunciato dagli anarchici dell’organizzazione Federazione anarchica informale (Fai) dopo quello alla sede della Deutche Bank di Francoforte e il primo consegnato alla sede centrale di Equitalia di via Millevoi, sempre a Roma, aperto dal direttore Marco Cuccagna rimasto ferito seriamente dall’esplosione, sempre che non sia da comprendere anche quello, immediatamente individuato e disinnescato, consegnato all’Ambasciata greca a Parigi.
Marta Lock