Era stata condannata a 14 anni – La Corte d’Appello di Milano, con sentenza dell’aprile 2010 aveva confermato la condanna di Vanna Marchi a 14 anni, e Stefania Nobile a 12, per bancarotta della loro società Ascé, ma oggi la quinta sezione penale ha ridotto la pena a 9 anni e 6 mesi per la madre e 8 anni e 1 mese per la figlia.
Già in semilibertà – La donna, reclusa nel carcere di Bollate dalla data della condanna definitiva, aveva già ottenuto il regime di semilibertà per poter lavorare e presta tutt’ora servizio ai tavoli del bar di proprietà del genero, mentre sua figlia aveva ottenuto gli arresti domiciliari per motivi di salute. Alle due donne, vista l’attuale riduzione della pena, manca davvero poco per essere rimesse in libertà, un anno e 3 mesi alla Marchi e quattro mesi alla Nobile, e l’avvocato di entrambe ha dichiarato di voler procedere con la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali e successivamente di liberazione.
La figlia incredula e contenta – Stefania Nobile si è detta incredula e felice alla notizia datale dall’avvocato, oltre che preoccupata sul come comunicare l’evoluzione della vicenda a Vanna Marchi, che negli ultimi giorni ha avuto problemi di salute che non le hanno permesso di uscire dal carcere di Bollate nel quale è detenuta.
Marta Lock