Accordo governo-Regioni: al via piano per far crescere il Sud

Un accordo per aiutare le Regioni del Sud a spendere meglio i Fondi strutturali erogati dell’Unione europea è stato siglato ieri dal governo e dalle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’intesa ha dato vita al “Piano d’azione coesione” che prevede l’allocazione di 3,1 miliardi di euro in settori strategici per la crescita del Mezzogiorno.

Un’intesa per far crescere il Sud – Il governo presieduto da Mario Monti ha incontrato ieri i governatori di se regioni del Sud per definire insieme a loro un “Piano d’azione coesione” volto a favorire la crescita dei territori attraverso investimenti mirati. Tre i settori d’intervento individuati dall’intesa: le ferrovie (su cui s’investirà 1,6 miliardi di euro), la scuola (974 milioni di euro) e l‘agenda digitale (423 milioni di euro). Previsti anche interventi sul fronte dell’occupazione (142 milioni di euro), con agevolazioni per le imprese che assumeranno lavoratori svantaggiati.

Dalla scuola alle ferrovie – “Il Piano – ha spiegato ieri in conferenza stampa il premier, Mario Monti – non attribuisce nuovi fondi alle Regioni meridionali, ma serve a usare meglio quelli già assegnati, in particolare 3,1 miliardi dei 26 miliardi di euro che le Regioni dovranno spendere entro il 2015″. Più precisamente, si tenterà di migliorare la mobilità a lunga, media e breve percorrenza della rete ferroviaria; di potenziare le strutture, le attrezzature e le tecnologie messe a disposizione della scuola, con un’attenzione particolare rivolta alla messa in sicurezza degli istituti più malandati e di favorire la crescita della comunicazione elettronica attraverso un adeguamento dell’accesso a Internet e la digitalizzazione di alcuni servizi della Pubblica amministrazione. Sul fronte dell’occupazione, infine, il Piano prevede un credito d’imposta per le imprese che assumeranno lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati.

Maria Saporito