Bersani ai suoi: Votiamo sì ma non molliamo

Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha incontarto ieri i deputati democratici per dettare loro la rotta da seguire oggi alla Camera. “Votiamo sì alla manovra – ha sostanzialmente detto Bersani – ma non molliamo su alcuni temi”, come quello degli ammortizzatori sociali e delle liberalizzazioni. “Resta del lavoro da fare”, ha aggiunto il leader del Pd, che ha invitato i suoi a votare compatti in Aula “nell’interesse della ditta”.

Una manovra che spacca – “Domani diremo che siamo fedeli ai nostri impegni, ma diremo anche quello che ancora non va, che resta del lavoro da fare“. Con queste parole, Pier Luigi Bersani ha tentato ieri di convincere i deputati democratici più riottosi. Il segretario del Pd sa che la manovra presentata dal governo Monti non piace a molti dei suoi e che rischia di segnare una scissione insidiosissima tra coloro che celebrano la necessità di onorare comunque l’impegno preso col Paese e coloro che, invece, considerano impossibile accordare la fiducia al decreto “salva Italia”.

Uniti nell’interesse della ditta – Da qui la necessità di correre ai ripari, consegnando promesse ai più intransigenti. Come quella di non cedere sul terreno delle liberalizzazioni o degli ammortizzatori sociali “per dare una risposta – ha spiegato Bersani – a chi a 55 anni rimane senza lavoro”. “Bisogna avere fiducia – ha aggiunto il segretario nazionale – perché quello che il Pd non ha ottenuto fin qui, lo otterrà in futuro. L’importante è che stiamo tutti assieme nell’interesse della ditta”.

Esposito: Noi ci stiamo – Un appello che sembra essere stato raccolto da Stefano Esposito e Antonio Boccuzzi, i due democratici che nei giorni scorsi avevano paventato la possibilità di votare no alla manovra. “Era quello che volevamo sentirci dire – ha detto Esposito riferendosi alle assicurazioni fornite ieri da Bersani – C’è l’impegno del partito e del segretario. Ora quella che era un’esigenza diffusa diventa una battaglia politica. E noi – ha concluso convinto – ci stiamo”.

Maria Saporito