E’ stato pubblicato oggi l’annuario statistico dell’Istat, che come ogni anno, fotografa la situazione dell’Italia e degli italiani alla fine dell’anno solare; in questo caso lo studio si riferisce al 2010. Lo scenario dipinto dal maggiore istituto di statistica del nostro paese non è dei più rosei, visto che gli italiani escono fuori dalla ricerca, mediamente più vecchi e con un tasso di disoccupazione in crescita rispetto alle rilevazioni dell’anno scorso.
Occupazione. Secondo le rilevazioni dell’Istat, sono più di due milioni, gli italiani che attualmente sono in cerca di un’occupazione, il 48,4% dei quali è impegnato in questa ricerca da più di un anno. Il 40% dei disoccupati inoltre, ha meno di 30 anni. Questi numeri si riflettono in un notevole aumento del tasso di disoccupazione, che sale all’8,4% dal 7,8% della precedente rilevazione. La situazione è ancor più drammatica se ci si concentra sulle sole zone meridionali, dove la percentuale dei senza lavoro è salita dal 12,5% al 13,4%.
Natalità ed età media. Prosegue il trend negativo per quel che riguarda il numero dei nati nel 2010(561.944) rispetto al 2009(568.857). Nonostante questo dato però, crescono i residenti in Italia, ovviamente grazie al supporto degli stranieri, che si trasferiscono in maniera stabile nel nostro paese. La popolazione italiana è aumentata nel 2010 di circa 286.000 unità, assestandosi a quota 60.626.442. Tuttavia, l’Italia è un paese sempre più vecchio, con il 20% della popolazione che supera i 65 anni di età.
Salute. Buone notizie per quel che riguarda lo stato di salute degli italiani. Le rilevazioni dell’Istat evidenziano come il 71% della popolazione dichiari di ritenersi soddisfatto delle proprie condizioni di salute. Addirittura il 75% degli uomini, ma solo il 67% delle donne. Il 38% delle persone dichiara di essere affetta da patologie croniche, ma se l’analisi si restringe alla sola fascia over 75, si raggiunge addirittura l’86,2% della popolazione.
Stipendi. Salgono in maniera esponenziale le remunerazioni dei dipendenti di Palazzo Chigi, con un incremento del 15,2%. Molto bene anche il settore dei servizi a terra negli aeroporti (+5,2%) e quello dei giornalisti (+4,7%). Buone notizie anche per i portuali ed i ricercatori (+3,7%). Più contenuti gli aumenti per i dipendenti ministeriali (+0,7%), per le forze dell’ordine (+0,9%) e per la pubblica istruzione (+0,6%).
Problemi in città. Sono legati principalmente al traffico, ai parcheggi ed all’inquinamento i problemi maggiormente sentiti dagli italiani che vivono in città, mentre soltanto il 9,3% delle persone è preoccupato per l’erogazione dell’acqua. Tuttavia, tale problema, è avvertito molto di più nelle regioni del sud, dove più del 30% degli abitanti hanno denunciato tali disagi. La criminalità è temuta molto in Campania, ma meno nel resto del paese. Ottimo l’aumento del 3% nella raccolta differenziata nel nostro paese.
Libri e giornali. In calo la percentuale di italiani che leggono libri e giornali. In particolare è allarmante il calo dei lettori forti, ovvero quelli che dichiarano di aver letto nel corso dell’anno più di 12 libri. Ormai questa categoria è soltanto una nicchia, vista la percentuale del 13,8% di lettori forti. Cresce invece l’utilizzo del computer, con cui ormai più di un italiano su due ha familiarità (52,2%).
Luca Marrelli