Lotta all’evasione: nuovi dati sui contribuenti

Le entrate certe vengono garantite dalle tasse sul mattone e dalla previdenza mentre la lotta all’evasione dovrebbe fornire nuovi strumenti per accelerare e garantire ulteriori recuperi: 92 miliardi dal 2003 di cui quasi 10 solo dai decreti varati dal precedente Governo.

Dal prossimo anno, gli operatori finanziari dovranno comunicare all’Anagrafe tributaria periodicamente i movimenti effettuati sui conti e ogni altra informazione utile ai controlli. Il fisco potrà controllare circa 40 milioni di conti correnti. Un primo calcolo porta a quantificare tra i 3 e i 4 miliardi di dati potenzialmente inviabili, attraverso cui potranno essere selezionati i soggetti da verificare. Un’immagine scomposta in pixel della ricchezza dei contribuenti italiani che consentirà al fisco di agire si più fronti: l’amministrazione finanziaria dispone già dei dati delle dichiarazioni dei redditi e fra poco anche delle spese, che potranno essere ricostruite con il meccanismo del nuovo accertamento sintetico e dello spesometro. Mancavano solo i dettagli sui risparmi dei contribuenti e sul loro utilizzo, ora arriveranno anche quelli.

Il decreto salva-Italia non si è limitato alle sole informazioni finanziarie ma l’abbassamento della soglia per l’utilizzo del contante potrà portare informazioni su ogni infrazione per il mancato rispetto del nuovo limite. Tutte le infrazioni contestate dovranno essere comunicate alle Entrate che potranno attivare verifiche sotto il fronte fiscale. Una vera e propria morsa.