Operazione anti mafia a Campobello, anche il sindaco tra gli arrestati

Undici arresti – Alle prime luci dell’alba, i carabinieri del Ros di Trapani hanno condotto un’operazione che ha decapitato la famiglia mafiosa di Campobello di Mazara, conosciuta per essere una delle più attive componenti del mandamento di Castelvetrano. Undici, in tutto, le persone arrestate. Tra loro c’è anche il primo cittadino di Campobello, Ciro Caravà. Le accuse a cui dovranno rispondere sono associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni.

Operazione casus belli – Il bliz di questa mattina, denominato “operazione casus belli”, rientra nell’ambito di un’indagine avviata nel lontano 2006 sotto la direzione della procura distrettuale antimafia di Palermo. L’inchiesta mira ad individuare e sgominare le attività illecite di una delle famiglie mafiose più vicine al boss latitante di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. Arrestando gli affiliati ed ostacolando l’infiltrazione mafiosa nelle attività imprenditoriali dell’area, si riuscirebbe ad indebolire la rete a protezione del boss.

Pluriomicida – Il 49enne Messina Denaro, noto ai più con il soprannome di “Diabolik”, sin da giovanissimo ha dimostrato di possedere un vero e proprio genio criminale. Di lui sono famosi il sangue freddo e la spietatezza : aveva appena 18 anni quando commise il primo di una lunghissima lista di omicidi. Pare che un giorno Messina Denaro abbia confessato ad un amico: “Con tutti quelli che ho ammazzato potrei aprire un cimitero”.

Irene Lorenzini