17 dicembre: Scrooge non è cattivo, l’uomo può volare, l’omosessualità non è una malattia

Manca poco al giorno in cui ci si ricorda della notte in cui Gesù Cristo nacque. Sempre di una notte particolare si parla nel libro “Canto di Natale” di Charles Dickens, che venne pubblicato per la prima volta il diciassette dicembre del 1843. Si tratta di un libro che ha segnato un’epoca e che continua a parlare anche alle persone che sono vissute in periodi storici più recenti.

Scrooge – Con “Canto di Natale” di Dickens assistiamo alla fiabesca indagine che il protagonista, un avaro e misantropo uomo d’affari, compie su di sé attraversando il proprio passato ed il proprio futuro. Una volta trovatosi davanti all’evidenza del fatto che non c’era bene immateriale che fosse riuscito ad accumulare per sé, Scrooge decide di cambiare vita, e riesce a combattere una volta per tutte la grettezza che gli aveva conferito una vita difficile. Riuscendo a proporre ai propri lettori un personaggio a trecentosessanta gradi, Dickens è stato capace di insegnare una lezione tanto retorica quanto difficile da comprendere: le persone possono essere rese migliori usando la semplice arma della sua consapevolezza di sé.

I fratelli Wright e l’omosessualità – Era, invece, il diciassette dicembre del 1903 quando i fratelli Wright riuscirono a far volare per la prima volta un velivolo a motore. Il nome di tale storico mezzo di trasporto era “Flyer”. Pieni della voglia di affrontare una volta per tutte il cielo che era sopra la loro testa, i fratelli Wright non si lasciarono abbattere dall’insuccesso di qualche giorno prima, e riuscirono nel loro intento. Settant’anni dopo accadde un fatto altrettanto importante, un primo passo nella lotta contro il timore del diverso. Il diciassette dicembre del 1973 l’American Psychiatric Association tolse l’omosessualità dalla sua lista delle malattie mentali, sancendo una volta per tutte che un omosessuale non soffre di alcuna patologia.

M.C.