Grillo boccia il Serpico: No al monitoraggio dei conti correnti

La posizione di Grillo – Il comico genovese, dalle pagine del suo blog, boccia nettamente la novità introdotta da Tremonti qualche mese fa e ampliata dall’attuale governo, ovvero il sistema Serpico.
Serpico non è altro che il super computer che dovrebbe mettere sotto controllo i conti correnti degli Italiani per beccare gli evasori fiscali.
Grazie a questa potenza di fuoco ogni singola transazione dei nostri conti degli italiani verrà esaminata. Ogni versamento, ogni bonifico dovrà avere il suo perché, le sue motivazioni. E’ un passo avanti verso la Repubblica Italiana dei Soviet”, è il commento di Grillo, che poi fa notare che “i Grandi Evasori non transano sul conto corrente, i Grandi Corruttori non fanno bonifici. Chi ha usufruito dello Scudo Fiscale non ha dato disposizioni alla banca per un versamento di 100 milioni di euro sull’estero”.

Il caso privacy –Le transazioni sul nostro conto corrente fotografano la nostra vita: pagamenti per la scuola, per le vacanze, un prestito a un amico, la tessera annuale dei mezzi pubblici, il ristorante sotto casa. Noi e il nostro conto corrente siamo la stessa cosa. Il sapere che la mia identità, di contribuente onesto, è a disposizione di decine o centinaia di persone non mi sta bene. E’ violazione della privacy”, fa notare Grillo.
Chi mi assicura che i miei dati personali non saranno violati? Il rapporto non è piu’ tra me e la mia banca, ma tra me e il Fisco. Si dovrà rendere conto a un funzionario di un bonifico di 1200 euro al proprio zio? Stiamo scivolando lentamente verso il controllo totale della vita dei cittadini. Il motivo addotto è che stiamo per fallire, che dobbiamo salvare l’Italia. Bene! Chi ci ha portato in questa situazione, a partire dai parlamentari, renda pubblico in Rete i movimenti del suo conto corrente degli ultimi cinque anni. Ogni membro di un’amministrazione pubblica che ha indebitato i cittadini restituisca i soldi. C’e’ poi una domanda da fare. A cosa servono le tasse se i nostri servizi pubblici fanno schifo e quei pochi che funzionano sono falcidiati dai tagli? Se pago voglio essere servito e riverito. Il padrone di questo Paese è il cittadino, non un Governo di banchieri neppure eletto. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure”, conclude.

Matteo Oliviero