Presa di mira – Sembrano essere il bersaglio preferito dagli anarchici, che hanno rivendicato i due precedenti attentati, le sedi romane di Equitalia. Dopo il primo pacco bomba esploso tra le mani di Marco Cuccagna, direttore generale della sede centrale rimasto seriamente ferito a una mano e a un occhio, e la seconda busta di qualche giorno fa, contenente un altro congegno esplosivo, mai recapitato perché individuato come sospetto da un impiegato dello smistamento posta, oggi un altro plico sospetto è stato rinvenuto nella sede di via Millevoi.
Polvere bianca – Anche in questo caso Equitalia deve ringraziare gli impiegati dell’ufficio posta, che hanno notato della polvere bianca fuoriuscire da un plico ed hanno aperto la busta dalla quale ne è uscita altra. Hanno subito chiamato le forze dell’ordine che hanno richiesto l’intervento del nucleo Nbcr (Nucleare, batteriologico, chimico e radiologico) dei vigili del fuoco.
Verifica con una strumentazione speciale – Dopo aver effettuato un primo controllo attraverso una procedura complessa che si avvale di una strumentazione particolare, gli uomini dell’Nbcr hanno stabilito che si trattava davvero di polvere da sparo, perciò ne hanno prelevato un campione, subito inviato all’Istituto Spallanzani che effettuerà ulteriori verifiche per stabilirne la nature, e se possibile anche la provenienza.
Marta Lock