Probabili formazioni Lazio-Chievo – Lazio – Edy Reja continua a perdere i pezzi. Rocchi e Sculli sono usciti malconci dalla sfida contro l’Udinese, dove hanno rimediato delle contusioni (alla gamba destra il capitano, al piede sinistro l’ex genoano). Per fortuna, c’è qualche buona notizia per il tecnico friulano: recuperano infatti Konko, che dovrebbe partire titolare e Matuzalem (in panchina). Contro il Chievo si torna al 4-3-1-2 e si rivede Hernanes lasciato fuori domenica scorsa. Il brasiliano è chiamato a ispirare le due punte Klose e Cisse. In difesa, invece, tornano titolari Biava e Stankevicius. Questa la probabile formazione: (4-3-1-2): Bizzarri, Konko, Biava, Stankevicius, Radu; Gonzalez, Ledesma, Lulic; Hernanes; Klose, Cisse. A disposizione: Carrizo, Scaloni, Diakité, Dias, Cana, Matuzalem, Kozak. Allenatore: Reja. Indisponibili: Brocchi (incerto 1ª), Del Nero (incerto 1ª), Makinwa (incerto 1ª), Berardi (incerto 1ª), Marchetti (incerto 18ª), Mauri (rientro a marzo), Rocchi (da verificare), Sculli (da verificare). Squalificati: nessuno
Chievo – Due i calciatori che tengono in apprensione mister Di Carlo: sono Cruzado e Dramè. Il terzino franco-senegalese è stato impiegato spesso nell’ultimo periodo, ma qualche problema fisico potrebbe costringerlo a fermarsi: al suo posto è pronto Jokic. I dubbi verranno comunque sciolti al termine della rifinitura odierna con la diramazione dei convocati per la sfida dell’Olimpico. Per il resto, Di Carlo vuole confermare la formazione titolare che vede il rientro di Pellissier in attacco affiancato da un Thereau in grande spolvero, migliore in campo sabato scorso contro il Cagliari. A supporto delle due punte ci sarà Sammarco. Fuori causa ancora Rigoni, che ne avrà fino a gennaio. Questa la probabile formazione: (4-3-1-2): Sorrentino, Sardo, Andreolli, Cesar, Jokic; Luciano, Bradley, Hetemaj; Sammarco; Pellissier, Thereau. A disposizione: Puggioni, Frey, Dramé, Mandelli, Vacek, Moscardelli, Paloschi. Allenatore: Di Carlo. Indisponibili: Rigoni (in dubbio 17ª). Squalificati: nessuno.
Miro Santoro