Un paese giovane – La Turchia è un Paese con 75 milioni di abitanti e un’età media di 28 anni. Con una crescita del Pil molto sostenuta. La qualità della manodopera è elevata, mentre il costo energia è confrontabile con quello europeo. Vi operano da anni numerose aziende italiane: una di queste è la Indesit, ormai una realtà così integrata nel Paese da avere partnership con le università locali.
Il Governo è attento agli investimenti esteri – Ha creato un quadro legislativo e burocratico favorevole e il premier in persona ha istituito e presiede un Advisory Council, formato dai Ceo delle maggiori aziende straniere presenti in Turchia, per raccogliere i loro consigli.
Settori in espansione – Energia – soprattutto rinnovabile – ambiente, edilizia (dai materiali alla progettazione), automazione, oltre ai beni di consumo, sono i settori più promettenti, sia per gli investimenti che per l’export. Le aziende italiane sono particolarmente interessate alla crescita in Turchia.
Leggi e norme – La normativa e le politiche commerciali sono sempre più vicine agli standard europei e il livello di sinistralità, che dà la misura dell’affidabilità dei clienti turchi, è basso. Il mercato turco è importante per l’Italia soprattutto per la farmaceutica, perchè vendiamo a multinazionali che operano localmente e ad aziende turche. Nel 2011 l’Italia ha registrato un incremento del 25% rispetto al 2010.