Montezemolo scende in campo per le elezioni 2013

La stagione dei “tecnici” non finirà con Monti. Luca Cordero di Montezemolo, in una lettera rivolta agli associati della sua fondazione di riferimento “ItaliaFutura”, ha, infatti, annunciato stamani la sua volontà di vivere da protagonista il passaggio “storico” rappresentato dalle prossime elezioni politiche del 2013.
E proprio “ItaliaFutura”, che negli ultimi mesi “ha creato realtà regionali dove analizzare e discutere temi di rilevanza territoriale e dove selezionare i protagonisti di una nuova classe dirigente”, potrebbe essere il motore di una candidatura che, ogni volta che è stata paventata da indiscrezioni di varia provenienza, ha sempre raccolto il plauso di una vasta area che va dal PDL ai moderati del PD, passando per il Terzo Polo; proprio quelle forze che, non a caso, oggi compongono la maggioranza che sostiene Monti.

In campo per una nuova stagione – Come già fece qualcun altro quindici anni or sono, anche Montezemolo, quindi, lascia il mondo degli industriali per scendere in campo e aprire una nuova fase politica nel Paese.
“Le prossime elezioni saranno un appuntamento storico che dovrà aprire una nuova stagione della nostra vita pubblica. – ha spiegato il presidente della Ferrari – Nel 2012 l’impegno di Italia Futura sarà rivolto in questa direzione, promuovendo quella svolta di programmi e persone che l’Italia si merita”.
“Quando le scadenze istituzionali porteranno nuovamente i cittadini alle urne, – si legge ancora nella lettera – l’offerta elettorale dovrà essere composta da una nuova leva di idee e classi dirigenti che si contenderanno il consenso democratico lasciandosi alle spalle una stagione fallimentare”.

Ricette vecchie per una stagione nuova – Montezemolo, rimarcando la possibile continuità fra “tecnici”, ha poi voluto rimarcare il suo sostegno all’esecutivo presieduto da Monti.
Abbiamo auspicato l’arrivo di un governo tecnico a cui da subito abbiamo guardato, e continuiamo a guardare, con fiducia e speranza. – ha spiegato – Assicuriamo pieno sostegno all’esecutivo il cui compito e’ enorme viste le resistenze al cambiamento gia’ in azione”.
Una stoccata ai sindacati e alle forze popolari che si oppongono con forza all’idea di far pagare ai lavoratori, ai pensionati e ai giovani la crisi economica causata dai grandi industriali, dai grandi evasori e dalla finanza internazionale.
Gli italiani sono avvisati: un altro “self-made man” è in arrivo; rimane da capire se tutti accetteranno di riscaldare la minestra di un sistema e di un’ideologia neoliberista già mangiata. Per altro con i drammatici effetti che oggi vediamo.

Mattia Nesti