Quando ormai il governo Monti ha celebrato il suo primo, e assai intenso, mese di vita, il Presidente della Repubblica è intervenuto, oggi, per ricostruire i concitati giorni di novembre che videro le dimissioni di Berlusconi e la conseguente nascita dell’esecutivo dei tecnici tanto voluto dall’Unione Europea e dallo stesso Napolitano.
Un intervento volto a sgombrare il campo dall’idea che nel Paese possa vigere una “democrazia sospesa” ma che, tuttavia, non risulta molto convincente, dal momento che il Capo dello Stato – secondo la Costituzione – sarebbe chiamato ad ascoltare il parere dei partiti e delle forze sociali nelle consultazioni, e non ad imporre loro nomi e soluzioni politiche dettate, per altro, da organismi sovranazionali ademocratici (BCE, FMI…).
Un dovere impedire il voto – “Era un mio preciso dovere istituzionale evitare un immediato scioglimento delle Camere. – ha spiegato Napolitano, intervenendo al Quirinale – La via obbligata era affidare la formazione di un nuovo governo a una personalita’ fuori dalla mischia politica, gia’ sperimentata e di indubbia autorevolezza internazionale. Di qui l’incarico al professor Mario Monti. Non c’e’ stata nessuna forzatura e nessuno strappo rispetto all’ordinamento costituzionale”.
“Solo con grave leggerezza si puo’ parlare di sospensione della democrazia in un paese in cui nulla e’ stato scalfito. – ha proseguito il Capo dello Stato – I sindacati, su lavoro e pensioni, devono avere obbiettivita’ e senso della misura, rinunciando a giudizi perentori, battute sprezzanti, contrapposizioni semplicistiche”.
Apprezzamento bipartisan – Le parole di Napolitano, all’indomani di un voto di fiducia su Monti che ha consolidato una larga e inedita maggioranza parlamentare, ha raccolto il plauso bipartisan di tutte le forze che sostengono i tecnici, PD, PDL e Terzo Polo.
“Si e’ trattato di un ottimo intervento, completo. – ha commentato l’ex premier Silvio Berlusconi – Napolitano, ha rappresentato molto bene la situazione politica che si e’ determinata. E’ assolutamente condivisibile”.
“Grande discorso quello di oggi del presidente Napolitano. – ha aggiunto Enrico Letta, vicesegretario del PD – […] È stato un ulteriore sprone a continuare sulla via del dialogo e delle riforme. L’esecutivo di Monti è un governo non solo tecnico, ma anche politico, perché si è fatta questa scelta politicamente, e quindi il governo va portato avanti”.
Mattia Nesti