Quotazioni del greggio: si prevede una possibile recessione

Per gli investitori il petrolio rappresenta una specie di enigma – Se infatti ci si distacca dalle oscillazioni quotidiane, l’oro nero appare in uno stato di equilibrio precario, ondeggia in una posizione instabile, frutto di spinte contrapposte . Da una parte subisce pressioni al ribasso dovute al rallentamento del ciclo economico, dall’altra risente di spinte al rialzo derivanti dal trend ai consumi e dall’abbandono dell’energia nucleare da parte di molti Stati dopo gli ultimi incidenti avvenuti in centrali atomiche.

L’attenzione si concentra sul rischio rappresentato dalla situazione dell’Iran – Questo Paese è il secondo produttore Opec con 3,5 milioni di barili al giorno e potrebbe andare incontro a una possibile evoluzione estremista della “primavera araba”. Credit Suisse ha provato a prevedere l’aumento dei prezzi del petrolio (e di conseguenza il rallentamento della crescita mondiale) nel caso di un escalation della crisi in Iran. In questo scenari ci sono settori che guadagnano e settori che perdono. Top performer durante gli shock petroliferi è la difesa militare seguita da compagnie petrolifere e società attive nell’estrazione e distribuzione del gas.

Goldman Sachs dà una lettura della situazione favorevole al petrolio anche se, tra le preferenze, ancor più del barile piacciono carbone termico e gas naturale. Ciò a causa dell’aggravamento del contesto economico e dell’aumento dei prezzi.

S.G.L.