Il clima di fiducia dei consumatori, secondo i dati Istat, a dicembre crolla da 96,1 a 91,6. Si tratta del livello più basso dal 1996, da quando sono disponibili le serie destagionalizzate.
Il peggioramento riguarda ogni componente d’analisi, in particolare il clima economico generale, il cui indice passa da 83,1 a 77,2, e la situazione personale degli intervistati, con il relativo indice che scende da 101,6 a 97,3.
Le previsioni. Il forte calo non risparmia le previsioni a breve termine, che diminuiscono da 88,9 a 82,9.
In flessione l’indice sulla situazione corrente, che passa da 102,2 a 98,4. Calano, inoltre, i saldi relativi alle valutazioni prospettiche sul risparmio, da -72 a -85, e sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli, da -87 a -99. Drastiche le aspettative di disoccupazione, con il saldo che passa da 80 a 86, e quelle generali sull’economia italiana, da -46 a -55. Salta da 57 a 65 il saldo dei giudizi sull’evoluzione recente dei prezzi al consumo e cresce da 12 a 58 quello relativo all’evoluzione nei prossimi dodici mesi. A livello territoriale, il peggioramento della fiducia è diffuso in tutto il territorio nazionale ed è particolarmente avvertito nel Nord-ovest e nel Mezzogiorno.
M.N.