Un’autobomba è esplosa questa mattina in Pakistan provocando almeno 9 morti e 17 feriti. Il potente ordigno è stato posizionato all’interno del quartier generale di un corpo paramilitare pachistano a Bannu, capoluogo dell’omonimo distretto della provincia Nord-occidentale di Khyber Pakhtunkhwa.
A renderlo noto sono state le forze dell’ordine locale.
Come riportato dal Giornale Radio Rai, che a sua volta ha ripreso le notizie diffuse dall’emittente Geo, “i feriti, alcuni dei quali sono in condizioni critiche, sono stati trasferiti presso l’ospedale militare di Bannu. Alcuni testimoni hanno riferito di uno scontro a fuoco scoppiato poco dopo una potente deflagrazione”.
Suicida – Il veicolo dove era stato posta la bomba è stato fatto saltare dall’autista. A rivendicare il gesto è stato un gruppo di talebani. La testata Lettera43 a tal proposito scrive: “I talebani del Tehirk-e-Taliban Pakistan (Ttp) hanno rivendicato la responsabilità dell’attacco kamikaze, in cui sono morti almeno sei membri dei Corpi di Frontiera (Fc) e altri undici sono rimasti feriti. In una telefonata da una località sconosciuta, il portavoce del Ttp Ihsanullah Ihsan ha dichiarato: ‘Siamo i responsabili di questo attacco. Si tratta di un chiaro messaggio per quanti sostengono che i talebani hanno trattative di pace segrete con il governo‘. La nostra jihad continuerà fino a quando il Pakistan non dirà addio agli Usa e smetterà completamente di seguire le politiche statunitensi”.
Tragica dedica – Nel corso della telefonata il protavoce ha poi trovato il modo di fare una sorta di dedica: “L’attentato suicida di sabato 24 dicembre è dedicato al comandante Taj Gul, un amico caro che è stato di recente ucciso nell’attacco di un drone nel Waziristan meridionale”.
S. O.